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Napoli: SOS dal Vomero per i platani infestati

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Un problema irrisolto che si ripresenta a ogni estate

Riceviamo e pubblichiamo.

Siamo alle solite, con responsabilità che però non vengono mai individuate, nonostante il problema si ripresenti puntualmente a ogni estate.

Così anche quest’anno, complici il caldo e l’afa, ma anche i mancati interventi di bonifica, ancora una volta i platani del Vomero sono infestati da miriadi di tingidi, conosciute anche come “cimici del platano”.

La segnalazione arriva ancora una volta da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che, sulle pessime condizioni del poco verde pubblico a disposizione degli abitanti della collina, raccoglie ogni giorno le proteste indignate dei residenti.

Sottolinea Capodanno:

Notevoli le ripercussioni sul già scarno patrimonio arboreo pubblico per l’abbattimento e la rimozione, anche in un recente passato, di numerosi platani infestati e malati. Il fenomeno è datato.

Difatti già si presentò nel 1987, quando ero Presidente della Circoscrizione. All’epoca, dopo la mia segnalazione al riguardo, fu chiesto l’intervento della Regione, del Comune e degli uffici sanitari competenti.

Si sa che la semplice potatura dei platani, che peraltro quest’anno non è stato effettuata in molte strade e piazze del quartiere collinare, non serve a debellare alla radice il fenomeno, dal momento che l’insetto, il cui nome scientifico è “Corythuca Ciliata”, oltre che sulle foglie vive anche sotto la corteccia, proliferando con un ritmo di 200 uova per ciascuna femmina e in tre cicli di 45 giorni ciascuno.

Per questo non  è possibile combatterlo con i normali pesticidi, peraltro dannosi anche per l’uomo. La presenza di questo parassita sui platani viene evidenziata  dalla tipica depigmentazione del parenchima fogliare.

Al riguardo, in passato sono stati condotti diversi studi scientifici sull’infestazione da tingidi del platano. Uno di questi fu prodotto oltre dieci anni addietro dal Dipartimento “Politiche ambientali e del Verde Urbano”, del Comune di Roma finalizzato a elaborate un progetto per contrastare il fenomeno dell’infestazione dei platani da Corythucha Ciliata.

La metodica indicata in tale studio si articolava in due fasi: la prima consistente nella scortecciatura del tronco principale e la seconda nel trattamento della chioma con un olio minerale.

Altri metodi indicati fanno capo alla cosiddetta endoterapia che consiste nell’iniettare direttamente, nel tronco della pianta, soluzioni liquide di prodotti o di antagonisti del parassita da debellare, in quantità proporzionata alla concentrazione,  al tipo e alle dimensioni della pianta da trattare, tenendo anche conto del fatto che le femmine del tingide vanno ad annidarsi nella corteccia del platano per poter proliferare.

Ma le domande che ancora una volta vengono poste sono: quanto tempo ancora dovranno aspettare i vomeresi perché l’amministrazione comunale si decida a risolvere definitivamente il problema?

E quando finalmente tutti gli organi preposti si attiveranno in relazione all’annosa vicenda? Domande che a tutt’oggi attendono ancora una risposta.

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