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Lorenzo Viotti e Filarmonica della Scala a Ravello Festival 2019

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Lorenzo Viotti


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In concerto il 31 agosto al Belvedere di Villa Rufolo

Riceviamo e pubblichiamo.

Dopo due mesi di programmazione e 13 concerti, gran finale per “Orchestra Italia”, cuore sinfonico della 67a edizione del ‘Ravello Festival 2019’.

La sezione curata in collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, partner istituzionale della Fondazione Ravello, ha offerto al pubblico della Città della Musica la possibilità di apprezzare in un’unica stagione il suono e la personalità delle più prestigiose compagini orchestrali italiane che hanno portato alla ribalta, assieme a grandi classici del sinfonismo europeo, la grande tradizione strumentale italiana, attualmente poco frequentata: da Casella a Sgambati passando per Martucci, Ghedini, Smareglia e Respighi riscontrando un crescente interesse da parte del pubblico.

Per il gran finale, in cartellone sabato 31 agosto, ore 19:30, con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Lorenzo Viotti, previsto il sold out in prevendita.

Viotti, classe 1990, figlio del direttore d’orchestra Marcello Viotti, è stato designato miglior direttore emergente agli International Opera Awards del 2017 ed è conteso dalle maggiori orchestre europee. Il successo del suo debutto alla conduzione della Scala lo scorso ottobre lo ha accreditato come una delle più talentuose giovani bacchette in circolazione.

Nel concerto di Ravello, il maestro condurrà l’ensemble fondato da Claudio Abbado in un programma che accosta il Rossini della sinfonia de ‘Il barbiere di Siviglia’ e il Puccini del Preludio sinfonico con la Sinfonia ‘Dal nuovo mondo’ di Dvořák.

Il campo strumentale dove i compositori d’opera potevano farsi notare era la sinfonia prima dell’opera e, in forma più breve, il preludio. Spesso erano gli ultimi brani scritti di fretta. Gioachino Rossini quando dovette pensare a cosa anteporre al Barbiere di Siviglia, prese a prestito la sinfonia di Elisabetta, regina d’Inghilterra, a sua volta rielaborazione di Aureliano in Palmira.

Con mutazioni nell’orchestrazione cambiò carattere al brano: da tragico a comico. Giacomo Puccini scrisse il suo Preludio sinfonico quando era ancora studente del celebre violinista Antonio Bazzini al Conservatorio di Milano.

Antonin Dvořák si appassionò a tal punto all’idea di utilizzare melodie dei nativi americani che decise di scrivere la sua Nona sinfonia, mettendo insieme alcuni temi ‘indiani’, ispirati dalle vicende narrate dal poeta William H. Longfellow nel poema Hiawatha, e afroamericani. Decise anche, fatto storicamente rivoluzionario, che la musica nera fosse ‘americana’.

Fu però un passo decisivo per la musica in America: si passava dall’asilo, la mera imitazione dei modelli europei, alla scuola, in attesa che il jazz, idioma musicale popolare appartenente a tutti gli americani, realizzasse la musica del “Nuovo Mondo”.

www.ravellofestival.com
Boxoffice: tel. 089-858422 – boxoffice@ravellofestival.com

Sabato 31 agosto
Orchestra Italia
Belvedere di Villa Rufolo, ore 19:30
Orchestra Filarmonica della Scala
Direttore Lorenzo Viotti
Musiche di Rossini, Puccini, Dvořák
Posto unico €50,00

Programma

Gioachino Rossini
Il barbiere di Siviglia sinfonia

Giacomo Puccini
Preludio sinfonico

Antonín Dvořák
Sinfonia n.9 in mi minore ‘Dal nuovo mondo’, op.95

Filarmonica della Scala

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