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Lombardia, ok proposta Risoluzione rilancio Province e Autonomie locali

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Palazzo Pirelli Milano


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Serve una revisione della legge 56/2014 che deve anche prevedere la reintroduzione dell’elezione diretta del Presidente e del Consiglio e il ripristino della Giunta provinciale

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Le Province sono nate con territori ben identificabili e come forma organizzativa ben prima della nascita dello Stato italiano. Rappresentano le comunità ma con la legge 56/2014 sono state “svuotate” facendo così mancare un modello razionale di governo che ha avuto pesanti ripercussioni sui servizi nei territori.

Da qui la necessità di una revisione della legge che deve anche prevedere la reintroduzione dell’elezione diretta del Presidente e del Consiglio e il ripristino della Giunta provinciale.

Sono questi alcuni passaggi della proposta di Risoluzione sul riordino delle Autonomie locali approvata oggi, 5 dicembre, a maggioranza, a favore Lega, Forza Italia e Misto, astenuto il PD, contrario il M5S, dalla Commissione Autonomia presieduta da Mauro Piazza, Forza Italia, che andrà al vaglio dell’Aula per la sua approvazione definitiva il prossimo gennaio.

Il documento, messo a punto dallo stesso Presidente Piazza e dal Vicepresidente Alessandro Corbetta, Lega, sottolinea l’importa di creare

un corretto e più efficiente impianto di governace del sistema Regioni e autonomie locali, con adeguata distribuzione di competenze e funzione e relative necessarie risorse.

Un rilancio per Province e Citta Metroplitane che secondo la proposta di Risoluzione punta su 4 punti: organi politici che abbiamo la legittimazione popolare attraverso il voto, funzioni di area vasta ben definite, autonomia finanziaria per assicurare le risorse necessarie utili per coprire le funzioni attribuite, organizzazione e personale per garantire la piena funzionalità degli apparati amministrativi.

Prevista anche un’equa e giusta indennità ai Consiglieri delegati che hanno di fatto funzioni di Giunta.

Il documento sollecita poi la piena attuazione della Costituzione ed evidenzia la richiesta di maggiore autonomia, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma della Carta Costituzionale.

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