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Lombardia, Consiglio approva Legge Stabilità e Bilancio 2018

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Presidenza Consiglio regionale Lombardia


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Tra le novità stop al bollo auto per tre anni a chi rottama veicoli inquinanti

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Il Consiglio regionale ha approvato stasera, 20 dicembre, a maggioranza la Legge di stabilità, 41 voti favorevoli e 28 contrari, e il Bilancio di previsione 2018-2020, 41 voti favorevoli e 29 contrari, ultimi provvedimenti finanziari di questa X legislatura.

Per il 2018 il bilancio regionale è fissato in 23 miliardi e 781 milioni: 18 miliardi e 594 milioni vanno al servizio sanitario e 1 miliardo e 712 milioni alla spesa socio sanitaria.

Tra le voci della manovra, un fondo pluriennale destinato al cofinanziamento di progetti infrastrutturali e di investimento per gli enti locali, circa 270 milioni fino al 2032, e investimenti in ambito sanitario per 209 milioni. E un fondo, approvato ieri con il Collegato, per l’abbattimento del superticket.

Ha commentato subito dopo il voto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo

Anche quest’anno approviamo, in tempi lombardi una manovra importante che consente di continuare ad investire in settori chiave per lo sviluppo della nostra Regione.
La Lombardia è una Regione che guarda al futuro e si conferma quella con il maggior investimento e il minor costo pro capite.

Per il relatore Alessandro Colucci, Lombardia Popolare, Presidente della Commissione Bilancio, la manovra dà le risposte che la Lombardia si attende.

Ha evidenziato:

In questo Bilancio mettiamo oltre 15 milioni per sostenere il trasporto locale, 6 milioni per la valorizzazione del territori montani, sosteniamo con 10 milioni gli interventi per l’edilizia sanitaria in zone svantaggiate, soprattutto di montagna, e promuoviamo un significativo rilancio degli investimenti, risorse che sono in grado di generare lavoro e occupazione.

In questi cinque anni sugli investimenti abbiamo basato buona parte della politica di rilancio regionale mettendo in campo oltre 6 miliardi. Questo è un motivo per il quale la nostra regione, a differenza della altre, cresce.

Nel bilancio trovano sostegno poi le scuole dell’infanzia autonome, i disabili sensoriali e i progetti riguardanti l’inclusione scolastica degli alunni non vedenti o ipovedenti. Come sempre sul sociale mettiamo sempre le dovute attenzioni.

Nel suo intervento in Aula, l’Assessore all’Economia Massimo Garavaglia ha sottolineato i punti salienti dell’ultima manovra di bilancio di questa legislatura evidenziando

che rispecchia l’azione che Regione Lombardia ha portato avanti in tutti questi anni nonostante i continui tagli da Roma.

Noi ci siamo sempre mossi si quattro punti: riduzione della pressione fiscale, qualificazione e taglio della spesa, rilancio degli investimenti e riduzione dei tempi di pagamento.

Garavaglia ha detto che

oggi la Lombardia, come ha certificato Banca d’Italia, è la regione italiana con il prelievo fiscale più basso.

Paghiamo con 20 giorni di anticipo rispetto alla scadenza e abbiamo realizzato una riduzione della spesa del 20% nonostante l’entrata in pianta organica di 430 dipendenti provenienti dalle Province.

Queste sono le ragioni per le quali il rating della Lombardia è superiore a quello dello Stato.

Tra le novità contenute nella manovra incentivi antismog che prevedono l’esenzione del pagamento del bollo auto per tre anni, e il riconoscimento di un bonus di 90 euro per la rottamazione, per chi decide di rottamare i veicoli Euro 0 e 1 a benzina, o diesel Euro 1/2/3, o per chi acquista veicoli Euro 5 o 6. Per la promozione e il sostegno dei Siti UNESCO sono stati inoltre stanziati 550 mila euro, mentre 1 milione è stato destinato alle opere di compensazione della ferrovia Mendrisio-Varese.

Previsti anche 80,7 milioni di euro per finanziare interventi infrastrutturali e ambientali in Province e comuni capoluogo, nell’ambito del ‘Patto per la Lombardia’.

Dichiarazioni di voto
Chiara Cremonesi di Insieme Per la Lombardia ha motivato il voto contrario del suo gruppo spiegando che questo bilancio consiste in un insieme di promesse elettorali male assortite.

Ha aggiunto:

Non ci sono state poi risposte a sollecitazioni avanzate dalle minoranze. Il confronto ci è stato negato.

Per Riccardo De Corato dei Fratelli d’Italia

nonostante i tagli dallo Stato la nostra regione non ha mai pensato di alzare bandiera bianca anzi, la ricetta lombarda è sempre la stessa: ancora più forza negli investimenti, nessun aumento della pressione fiscale e un forte impegno nel contenimento delle spese di funzionamento a favore delle politiche regionali.

Secondo Carlo Malvezzi di Forza Italia il problema vero è il centralismo e la difesa corporativa delle prerogative statali che hanno portato a una cattiva gestione della spesa pubblica con relativo aumento del debito.

Ha aggiunto:

Con il referendum i lombardi hanno però dato un segnale chiaro.

In Lombardia diminuiamo la spesa confermando i servizi senza aumentare le tasse. Se avessimo più autonomia potremmo fare sicuramente ancora di più.

Roberto Bruni del Patto Civico ha parlato di:

bilancio che delinea ancora una volta un quadro difensivo, specchio di questa legislatura senza progetto e senza visione: i prossimi tre anni, stando ai numeri, non potrebbero che essere una spenta continuazione di quelli che li hanno preceduti, in totale assenza di qualsiasi idea di rilancio fortemente caratterizzata.

Di bilancio elettorale ha parlato Dario Violi, M5S, che ha evidenziato come le annunciate misure dell’azzeramento del bollo auto e dell’abolizione del super ticket entreranno concretamente in vigore solo dopo le elezioni.

Ha aggiunto Violi:

Peccato che la Regione non sia riuscita a realizzarle in questi cinque anni, limitandosi solo ad annunciarle.

Per Massimiliano Romeo della Lega Nord sono state confermate misure importanti a sostegno delle realtà più significative della nostra regione come famiglie e imprese senza tagliare alcun servizio e senza aumentare le imposte.

Ha detto:

Anzi tra i nuovi interventi di sostegno è stato introdotto il reddito d’autonomia a favore delle fasce più deboli, il tutto nonostante negli ultimi anni il governo nazionale abbia tagliato alla nostra regione 1,9 miliardi di euro a cui potrebbero aggiungersi altri 385 milioni di euro con la nuova finanziaria.

Secondo Enrico Brambilla del PD:

siamo ormai all’atto finale del provvedimento più importante dell’anno e l’ultimo della legislatura. Oggi però purtroppo fa notizia la decisione di bocciare i PDL su cannabis terapeutica e su biotestamento, a riprova della chiusura di questa regione sul tema dei diritti.

Il bilancio certifica la grande distanza tra promesse e realtà e non sono vere e credibili le recriminazioni contro il governo perché sui fondi nazionali per trasporti, sociale e sanità ci sono stati infatti incrementi significativi.

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