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‘Le Sconfessioni’ – un pregevole corto di Pasquale Cangiano

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'Le Sconfessioni'


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Quello che si fa per amore va sempre al di là del bene e del male

Nato da una storia scritta per il teatro da Fabio Pisano di LiberaImago, ‘Le Sconfessioni di Pasquale Cangiano è un corto potente che più di fare o avere una morale, devasta moralmente. L’incipit, così come l’epilogo, non dà scampo allo spettatore… ma paradossalmente le morti che aprono e chiudono la storia colpiscono meno degli eventi narrati durante “la sconfessione”.

LE SCONFESSIONI di Pasquale Cangiano (il trailer)

Il trailer del corto LE SCONFESSIONI di Pasquale Cangiano con Ciro Giordano Zangaro, Antimo Casertano, Francesca Borriero.Luigi De Gregorio Films presenta una storia di Fabio Pisano per la regia di Pasquale CangianoTRAMAJoshua ha commesso un crimine e sa che è giusto confessare i propri peccati. In chiesa, a padre Finnegan, rivela di aver ucciso la donna che amava cercando di spiegare che "quello che si fa per amore va sempre al di là del bene e del male".

Pubblicato da Napoli nel Cinema su venerdì 4 maggio 2018

Joshua ha commesso un crimine e sa che è giusto confessare i propri peccati. In chiesa, a padre Finnegan, rivela di aver ucciso la donna che amava cercando di spiegare che “quello che si fa per amore va sempre al di là del bene e del male“. Ma la sua non è una semplice confessione, e il perdono, la salvezza che pareva agognasse, forse è lui che dovrà darla a padre Finnegan.

Così come era successo con il precedente ‘Ancora uno, Pasquale Cangiano torna magistralmente a parlare del senso di colpa, stavolta affrontando temi ancor più delicati e di stretta attualità. La scelta dello stile narrativo impone di non soffermarsi sui temi in questione né di dilungarsi nel racconto della trama perché le pieghe della storia vengono svelate con suspense durante l’incontro tra i due protagonisti, nel corso de “le sconfessioni”.

Il titolo del corto gioca simbolicamente con l’assonanza dei termini confessione, ammissione di colpe e peccati, e sconfessione, rifiuto e rinnegamento di azioni compiute in passato, entrambi fondamentali per il senso della storia.

Meritano un elogio i due interpreti del corto, Antimo Casertano e Ciro Giordano Zangaro che nei panni rispettivamente di Joshua e padre Finnegan danno vita a un confronto emotivo che, nonostante le laceranti implicazioni sulle coscienze dei personaggi, non sfocia mai in una recitazione debordante ma trasmette perfettamente lo stato di devastazione morale.

Un corto di ottimo livello cinematografico

A livello tecnico l’opera riesce a raggiungere pregevoli risultati cinematografici grazie a un’ottima fotografia di Luigi De Gregorio che ha curato anche il montaggio, al suono in presa diretta di Nicola Celia, al missaggio audio di Luca Ranieri, ai costumi di Annalisa Ciaramella e al trucco di Rossana Giugliano.

Pasquale Cangiano conferma di essere uno dei giovani film-maker più interessanti del nuovo panorama cinematografico napoletano, con i suoi cortometraggi non tratta mai argomenti banali e dimostrazione se ne è avuta tra gli altri con ‘L’Atto Folle del Signor T‘, ‘L’uomo della storia accanto‘ oltre che con il già citato Ancora Uno; ‘Le Sconfessioni‘ è un passo ulteriore e importante in quel percorso di ricerca e di crescita che Cangiano sta facendo a livello tecnico e narrativo e che comprende anche il laboratorio creativo Ualler Bros creato con Andrea De Simone e Mimmo Picardi.

Selezionato per numerosi festival nazionali ed internazionali, il cortometraggio di Pasquale Cangiano può vantare ad oggi una Menzione speciale al Kalat Nissa Film Festival e ben tre riconoscimenti al Vesevo Film Festival per il Miglior Corto, la Miglior Sceneggiatura oltre al Premio del Pubblico.

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Autore Paco De Renzis

Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.