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“Le Ali del Bruco”, di Antonio Cucciniello

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Le Ali del Bruco


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Titolo: Le Ali del Bruco
Autore: Antonio Cucciniello
Editore: Pentagron
Collana: Linferno
Prezzo: € 15,00

Antonio Cucciniello è nato ad Avellino nel 1975. Animato da un fervente spirito di curiosità, ama in modo particolare la psicologia e la musica rock.

Antonio CuccinielloAttraverso la scrittura, Cucciniello riesce a guardare oltre la materialità, e ad addentrarsi nel proprio universo interiore, che scandaglia nelle pieghe più recondite. Tra i suoi lavori, “Un’altra opportunità” (2003), “Hyria” (2005) e “Vittime” (2008). Per Pendragon ha pubblicato il romanzo “Le Ali del Bruco” (2015).

“Le Ali del Bruco” nasce da un progetto dell’Università La Sapienza di Roma.

L’approccio sistemico vitale è una metodologia di management sviluppata nell’ambito dell’economia d’impresa, ma adattabile anche a differenti contesti. Nello specifico si tratta di un calcolo matematico, elaborato al computer, che scaturisce da una curva su di un asse cartesiano che rappresenta l’andamento della vita di ogni persona, dato che ognuno di noi attraversa periodi difficili così come attimi di serenità.

Chiaramente il sistema che cerca di conservarsi non necessariamente è un’azienda, ma può essere qualunque cosa, da un legame affettivo ad un team di persone. Il concetto di fondo, infatti, è che l’essere umano sia un sistema vitale quotidianamente alle prese con una serie di difficoltà che prova a fronteggiare per resistere, proseguire il suo cammino, adattarsi alla situazione e gestire, così, il cambiamento.

“Le Ali del Bruco” inizia con un uomo, che in seguito al licenziamento, perde completamente la bussola, si rifugia nell’alcool, in una sorta di abbrutimento, tanto da far scappare la moglie Barbara con il piccolo Matteo.

Da qui parte la storia di un uomo che si perde completamente, che non accetta il fallimento nel campo lavorativo, il crollo delle sue certezze, fino ad arrivare alla distruzione di sé. Ogni giorno continua a compiere il rituale del treno per arrivare fuori alla fabbrica, dove i suoi colleghi più fortunati proseguono a lavorare.

Ma un giorno sul treno che seguita a prendere da pendolare, incontra un clochard che lo mette in crisi con il disegno sul vetro del finestrino di una curva cartesiana. I continui incontri con quest’uomo fanno sì che lui inizi a mettere in discussione se stesso e le ragioni che lo hanno portato a questo abbrutimento. Il vagabondo con i suoi disegni e le sue strambe teorie, apre uno spiraglio nella profonda disperazione in cui è avviluppato.
È un continuo scappare, ma allo stesso tempo cercare colui che gli sta dando una spinta alla rinascita. Si instaura tra i due un rapporto particolare, una sorta di amicizia.

In un uomo la fortuna, perché ella varia i tempi, ed elli non varia i modi.

Questa frase di Niccolò Machiavelli, che il poeta pezzente, come lui chiama il senzatetto, declama sempre, lo porta a mettersi in discussione.

Io che le cose sono cambiate, me ne sono accorto, altrimenti non mi sarebbe caduto il mondo addosso affermo prima che un’immagine si disveli davanti ai miei occhi. È la curva stampata, da giorni, dentro la mia testa e, tutto a un tratto, i segni sembrano acquisire un senso.
La linea dritta della certezza si è distorta, e la mia vita è scivolata nel caos. Le scelte, che un tempo credevo giuste, si rivelano inadeguate e mi trascinano sempre più in basso. Il barbone solleva il braccio sinistro per indicare il paesaggio che scorre fuori dal finestrino e, senza togliermi gli occhi di dosso, riprende il discorso: Ciò che vive in natura, muta e si adatta. Anche tu vivi e puoi sopravvivere ma, per farlo, devi sentire!
Devi entrare in sintonia con l’ambiente che cambia! Ma tu non ci riesci.

È un romanzo di rinnovamento, di ricerca dentro di sé. Un passo alla volta verso la ripidissima risalita.
Un manifesto della rinascita, un libro da serbare in libreria, per rileggerlo nei momenti di crisi profonda, di sconforto totale, ti dà la giusta spinta ad ascoltare il poeta pezzente che è dentro di noi, a ritrovare la forza interiore, a capire che noi tutti viviamo in un sistema vitale, con le sue curve, con discese pericolose e possibili risalite.

I personaggi sono pochi, ma importanti. Il protagonista, che scrive in prima persona, è volutamente senza nome; poi ci sono Barbara, sua moglie, il piccolo Matteo e soprattutto il clochard, anch’egli innominato, con i suoi disegni e le sue metafore.

Con la sua scrittura fluida e discorsiva Antonio Cucciniello ti accompagna piacevolmente nella storia, ti ritrovi diviso in due, da una parte non vedi l’ora di leggere il finale, dall’altra ti dispiaci, come lettore, per essere arrivato al termine di un libro che ha amato.
Io lo consiglio a chi ama letture introspettive ed a chi cerca il poeta dentro di sé.

Trama

“Le Ali del Bruco” è un romanzo ispirato, tanto nella sua concezione quanto nella narrazione, dall’approccio sistemico vitale, una metodologia di management sviluppata nell’ambito dell’economia d’impresa, ma generalizzabile a qualsiasi contesto “vitale”, quello di un uomo, di una coppia, di una famiglia, così come di un’organizzazione. Frutto di un progetto sperimentale promosso dall’ASvSA – Associazione per la ricerca sui Sistemi Vitali -, “Le Ali del Bruco” rappresenta un’innovazione nel suo genere per la sua peculiare natura: l’intreccio narrativo nasce dall’immersione dell’autore nell’approccio evidenziandone la capacità interpretativa in un comune contesto di vita, e stimolando la dimensione emozionale dell’esperienza cognitiva indotta dalla lettura.
È la storia di un uomo che ha perso il lavoro e non ne accetta le conseguenze. Depresso e minato nell’autostima, nel suo ossessivo peregrinare incontra un barbone, espressione della povertà estrema ma ricco di una forte interiorità. Il dialogo, considerata la distanza tra il mondo dell’uno e quello dell’altro, si svolge attraverso un metalinguaggio, basato su metafore e simboli propri dell’approccio sistemico vitale.
Questo libro può rappresentare una stimolante lettura per quanti amano essere… “vitali”.
Marialuisa Saviano

 

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Autore Elisa Santucci

Divoratrice di libri e sperimentatrice culinaria.