Cammino segnato per la formazione azzurra
Il Napoli di Aurelio De Laurentiis per detta del presidente stesso è sempre stata una squadra altamente competitiva. Lo dicono i numeri, le statistiche e le prestazioni.
Dopo il periodo difficile della rifondazione la squadra è prontamente tornata in serie A, dove ha subito dato buoni risultati, sul campo e non. Le prestazioni sono coincise con la vittoria di Coppa Italia e Supercoppa Italiana e con campionati che il Napoli ha vissuto da protagonista, centrando più volte la qualificazione alle competizioni europee, Champions League su tutte.
Nonostante i numeri importanti, è mancato fino a questo momento lo scudetto per completare e coronare il successo del presidente De Laurentiis.
Dietro le strategie del club azzurro c’è però un altro uomo chiave che merita di essere citato ed elogiato. Si tratta del dirigente sportivo Cristiano Giuntoli, che ha saputo lavorare al fine di creare una squadra competitiva, vincente e all’altezza delle aspettative.
Il lavoro di rifondazione ha portato buoni risultati al Napoli di De Laurentiis
Il Napoli ha lavorato molto bene in termini di mercato, in entrata e in uscita, facendo anche un pregevole lavoro in termini di scouting, portando negli anni giocatori di spessore e di livello internazionale, come Cavani, Higuain, Mertens, Koulibaly, Jorginho e i casi più recenti di Kim, Lobotka, Kvaratskhelia e naturalmente il bomber nigeriano Victor Osimhen.
In generale la rosa del Napoli in questi 10 – 12 anni è sempre stata piuttosto competitiva e i risultati parlano abbastanza chiaro. Tuttavia fino all’arrivo di Luciano Spalletti, tecnico di profilo internazionale era forse mancata qualcosa per fare il definitivo salto di qualità.
Specialmente dopo la scorsa estate, con la contestazione dei tifosi azzurri a Dimaro, visto che il Napoli aveva operato un chirurgico, sostanziale rinnovamento della rosa.
Il Napoli tra cessioni e nuovi arrivi che rinforzano in modo determinante l’organico
Sono partiti giocatori simbolo come il capitano Lorenzo Insigne, oltre al bomber azzurro Dries Mertens, al portiere colombiano David Ospina, il centrocampista spagnolo Fabian Ruiz, il centrale difensivo senegalese Kalidou Koulibaly, altra colonna della squadra e uno degli uomini simbolo del Napoli di Maurizio Sarri, quello della grande bellezza e del record di punti, durante la “sfortunata” stagione 2017 – 2018, terminata con tanti rimpianti e uno scudetto sfumato al fotofinish, a causa della solita Juventus di Allegri, squadra cannibale nel contesto italiano degli ultimi 10 – 12 anni.
L’incognita era rappresentata dal fatto che i nomi chiamati a sostituire alcuni dei giocatori simbolo del vecchio gruppo, erano perlopiù sconosciuti alle grandi platee e a certa stampa nazionale.
Eppure il talento del georgiano Kvaratskhelia era già evidente, prima di arrivare a Napoli, proprio come il resto dei giocatori che hanno completato la rosa a disposizione di Luciano Spalletti. Giovanni Simeone, vecchia conoscenza per il Napoli di Sarri, Giacomo Raspadori, talento del Sassuolo e della Nazionale di Mancini, sono arrivati dopo la prima giornata di campionato, con il Napoli che è partito subito forte con i successi contro Verona e Monza.
C’era ancora un po’ di perplessità, che è stata superata grazie a prestazioni e risultati come quelli contro la Lazio e il Milan in trasferta e contro Liverpool e Ajax in casa, per quanto riguarda la fase a gironi di Champions League.
Eppure nonostante Aurelio De Laurentiis avesse affermato, che la squadra e il club erano pronte per vincere lo scudetto, le sue parole sono risultate quasi una provocazione e di certo una reazione per la contestazione d’agosto.
Il Napoli capolista, guida la classifica di serie A
La prima gara di campionato che ha dato un segnale forte e univoco è stata sicuramente la vittoria in rimonta contro la Lazio di Maurizio Sarri, con gran gol di Kvaratskhelia, ma la squadra complice anche l’infortunio di Osimhen, non era ancora al top, nonostante i successi interni contro il Torino e il Bologna.
Un’altra gara che ha dato la dimensione di questa squadra è stata la trasferta dell’Olimpico contro la Roma di José Mourinho, conclusa con la vittoria di misura della squadra di Spalletti, con un’autentica prodezza di Victor Osimhen.
Il rientro dell’attaccante nigeriano ha rigenerato la squadra, che ha chiuso la prima parte di stagione vincendo e convincendo contro Sassuolo, Atalanta in trasferta, Empoli e Udinese. Il Napoli ha chiuso il 2022 da imbattuto in campionato, con la sconfitta indolore in Champions League, contro il Liverpool di Klopp.
Quello che è emerso dai risultati è stato il distacco tra il Napoli e le dirette inseguitrici, Milan, Atalanta e Inter. Alcuni di questi risultati sono stati piuttosto difficili da prevedere in termini di pronostici e di quote nel campo delle scommesse sportive legate alla stagione calcistica 2022 – 2023.
Il 2023 inizia con la prima sconfitta in campionato, ma poi arrivano altri successi
Dopo la pausa per il Mondiale in Qatar, la serie A torna in campo con la 16esima giornata di campionato. Il Napoli è subito chiamato a una sfida difficile, quella contro l’Inter di Inzaghi. Una gara non esaltante per gli uomini di Spalletti, che complice la fatica per la preparazione atletica, perdono lo scontro diretto.
A questo punto in molti pensano che ci sarà un calo, come era avvenuto anche durante la passata stagione, dato che le squadre di Spalletti solitamente fanno fatica tra gennaio e febbraio, è stato detto.
Il Napoli però, salvo la sfortunata gara di Coppa Italia contro la Cremonese di Ballardini, centra ancora successi importanti, come quello di Genova contro la Sampdoria, per non parlare della gara interna contro la Juventus di Allegri, terminata con il risultato di 5 – 1 per la formazione azzurra.
Il girone d’andata si conclude con il derby regionale contro la Salernitana, mentre quello di ritorno si apre con la gara contro la Roma di Mourinho. Arriva un’altra vittoria e una prestagione piuttosto convincente.
A seguire il Napoli vince ancora contro lo Spezia, la Cremonese, il Sassuolo e l’Eintracht Francoforte per la gara d’andata degli ottavi di Champions League.
La stagione è ancora molto lunga, ma il cammino è segnato e questo potrebbe significare ancora record e il tanto sognato scudetto, che poi sarebbe il primo per il Napoli di De Laurentiis e Spalletti.