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Il 2022 è l’anno della Calabria

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Parco Archeologico Scolacium - ph- Federico Neri


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Inserita dal Time nel World’s Greatest Places 2022 tra Bronzi di Riace e Magna Grecia

Riceviamo e pubblichiamo.

Inserita dal Time nel World’s Greatest Places 2022, nell’anno delle celebrazioni per il cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, la Calabria sarà l’assoluta protagonista delle vacanze culturali e naturalistiche del 2022 estate/inverno – anche con la sua ciclabile premiata agli Oscar del Cicloturismo per la Ciclovia dei Parchi – alla riscoperta della Magna Grecia e di tutto quel patrimonio artistico unico al mondo troppo a lungo dimenticato.

È così che, nel 2022, le ricchezze della Calabria si offriranno a cultori e turisti in ogni stagione, in occasione della campagna Bronzi50 – Cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, che racconterà la Magna Grecia e il cuore del Mediterraneo per l’intero anno, alla scoperta di un territorio dall’enorme ricchezza.

I parchi archeologici, i musei e le bellezze naturali della Calabria raccontano storie scolpite nel tempo, nella memoria e nei luoghi. È un viaggio quello che ci accompagna da una costa all’altra della Calabria, un viaggio attraverso i secoli per ritrovarsi immersi nella culla della Magna Grecia.

Numerosi furono i popoli approdati su queste coste affacciate sul Mediterraneo e sullo Jonio, ciascuno che rappresenta un tassello della cultura e dell’arte di cui oggi la Calabria si fa portatrice.

Il viaggio può cominciare dalla costa ionica, da dove tutto ebbe inizio. Sybaris, a partire dall’VIII secolo a.C., è stata la prima e più popolosa colonia della Magna Grecia.

È veramente un viaggio nel tempo, quindi, la visita nel parco archeologico di Sibari, che racchiude resti e monumenti che coprono oltre mille anni di storia, compreso il ‘Toro Cozzante’, quello che gli studiosi considerano il reperto più importante nell’ambito della bronzistica dopo i Bronzi di Riace.

Il ‘Toro Cozzante’ è custodito insieme a numerosi altri reperti proprio nel Museo del parco archeologico di Sibari, poco distante.

Proseguendo verso sud il tour lungo la costa ionica, si approda all’antica città greca di Skylletion, dove un tempo il più famoso dei viaggiatori della storia, Ulisse, mosse i suoi passi secondo la leggenda.

Oggi i resti della città sono conservati nel parco archeologico di Scolacium, compreso il Teatro di Scolacium, dal quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato sul parco archeologico, essendo posto su una collina.

Con il parco archeologico di Locri facciamo un altro salto nella storia, ma questa volta a ritroso, fino a camminare tra i resti di una civiltà dell’età del bronzo e del ferro.

La locride offre la possibilità di immergersi nella vita quotidiana dell’epoca, passeggiando tra il santuario di Demetra, la Casa dei Leoni in onore di Adone e il Teatro di Locri.

Si narra che il termine Magna Grecia venne utilizzato per la prima volta nell’epoca in cui gli imperi di Sibari e di Crotone germogliavano. Ecco, allora, che è il turno di Kroton, l’antica colonia greca, che oggi ospita l’antico santuario Heraion Lakinion, dedicato alla dea Hera, di cui oggi è diventata iconica la colonna che si affaccia sulle acque del mar Jonio.

Distante pochi passi, il Museo Archeologico di Capo Colonna conserva i reperti del parco archeologico, compreso il ‘Diadema Aureo’, la corona che cingeva la testa di una statua della Dea Hera.

Avvicinandosi sempre di più al versante sud, è imperativo fare una tappa alla Villa Romana di Casignana, una delle ville più significative del meridione d’Italia. La villa si estende per quindici ettari e si affaccia sul mare trasformando il luogo in un vero e proprio paradiso culturale e naturale calabrese.

Il viaggio prosegue oltre il versante ionico, ma prima di approdare sulle coste del Mediterraneo, è imprescindibile fermarsi vicino allo stretto di Messina, a Reggio Calabria, il vero punto di riferimento della Calabria.

La città di Reggio Calabria ospita il MArRC, la casa dei Bronzi di Riace, simboli della Magna Grecia e della Calabria. Il suo allestimento, oltre ai Bronzi, conta 220 vetrine, quattro livelli diversi su cui si racconta l’intera storia del popolamento umano della Calabria.

Attraversato lo stretto di Scilla e Cariddi, è adesso necessario passare da una costa all’altra e il Mediterraneo ci accoglie con il parco archeologico dei Tauriani a Palmi, dove vivevano uomini di stirpe italica con una forte indipendenza.

Per concludere il viaggio attraverso il tempo manca solo l’ultima tappa: quella nell’area archeologica di Hipponion a Vibo Valentia, una città fondata dai Locresi.

Una località la cui importanza strategica è rimasta inalterata nei millenni. Il visitatore potrà ben rendersene conto percorrendo a piedi il parco archeologico, poco distante dalla costa del Mediterraneo.

L’Evento celebrativo Bronzi50 1972 – 2022 è promosso dalla Regione Calabria in collaborazione con il Segretariato Regionale per la Calabria del Ministero della Cultura, il Comune di Reggio Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria ed il Comune di Riace, della Direzione Regionale Musei Calabria, del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, dell’Università della Calabria e di Unioncamere Calabria e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria.

Info, programma e approfondimenti su www.bronzi50.it.

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Autore Lucia Nardi

Lucia Nardi, docente, laureata in Lingue e letterature straniere presso Università degli Studi di Napoli Federico II.