Home Territorio Estero Yemen: Inviato svedese Semneby, Houthi sostengano pace concretamente

Yemen: Inviato svedese Semneby, Houthi sostengano pace concretamente

480
inviato svedese yemen


Download PDF

Il diplomatico ha sottolineato che c’è grande sofferenza in Yemen, soprattutto per gli sfollati

L’inviato svedese in Yemen, Peter Semneby, lunedì sera 12 aprile, ha dichiarato all’emittente televisiva “Al-Arabiya” che l’iniziativa saudita per una soluzione in Yemen è importante e dietro di essa ci sono grandi sforzi.

Ha aggiunto che gli Houthi devono dimostrare di volere la pace con le azioni e ha spiegato che c’è grande sofferenza in Yemen, soprattutto tra gli sfollati, sottolineando di aver incontrato un gruppo di profughi in zone molto vicine al fronte, e ha continuato:

La sofferenza umana è indescrivibile.

Anche il Ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha sottolineato che il Governo yemenita ha una seria volontà di fermare la guerra. Prima di un incontro a Berlino sullo Yemen, a cui ha partecipato l’inviato dell’ONU Martin Griffiths, Maas ha ribadito la necessità di continuare a compiere sforzi per trovare una soluzione politica al conflitto e che questa crisi non può essere risolta militarmente.

Ha rimarcato che c’è una seria volontà da parte del Governo yemenita e saudita di fermare la guerra. Per quanto riguarda il governatorato di Ma’rib, ha evidenziato che l’attacco degli Houthi minaccia la situazione umanitaria e aggrava le condizioni degli sfollati.

Nel frattempo, il 12 aprile a Berlino è svolto un incontro sullo Yemen su invito della Germania, a cui hanno partecipato Griffiths e i membri permanenti del Consiglio di sicurezza oltre al Kuwait e alla Svezia, al fine di fornire supporto al lavoro dell’ONU per cercare un modo per portare avanti la soluzione politica.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.