Home Rubriche Muórze e surze Peperoni ripieni

Peperoni ripieni

696
peperoni ripieni


Download PDF

Ingredienti:

1 peperone rosso
1 peperone giallo
250 grammi di pane
80 grammi di olive nere

40 grammi di formaggio grattugiato
40 grammi di pangrattato
1 uovo
1 spicchio d’aglio
Prezzemolo q.b.
Basilico q.b.
Olio extravergine d’oliva q.b.
Pepe nero q.b.

Procedimento:

Anche questa è una ricetta caratteristica campana, che spesso si prepara la domenica. La peculiarità è quella di non usare nessun tipo di carne.

Innanzitutto, andiamo ad arrostire i peperoni su una padella, senza però cuocerli troppo, dovranno mantenere una buona consistenza. Li lasciamo raffreddare per qualche minuto per poi privarli della pelle, che dovrebbe staccarsi molto facilmente.

Passiamo a preparare il ripieno. Tagliamo il pane a cubetti, io uso quello vecchio, quasi raffermo. Lo mettiamo in una terrina, con l’uovo, il prezzemolo e l’aglio tritato finemente, il basilico, le olive snocciolate, un pizzico di pepe nero. Impastiamo tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

A questo punto andiamo a preparare i peperoni, tagliando la parte superiore che conserviamo per dopo, ed eliminiamo i semi all’interno.

Poi, li adagiamo in una teglia da forno e li riempiamo con il ripieno preparato in precedenza.

Mescoliamo il formaggio grattugiato, va benissimo il parmigiano, e il pangrattato per ricoprire i nostri peperoni, così da ottenere una piacevole gratinatura e appoggiamo sopra le calotte precedentemente tagliate.

Cospargiamo con un filo d’olio e un altro poco di pepe e mettiamo in forno preriscaldato a 180 gradi per mezz’ora circa.

Le varianti possono essere diverse, per quanto riguarda gli ingredienti utilizzati per imbottire i peperoni, come si dice a Napoli. Possiamo aggiungere dei capperi, delle verdure, ad esempio melanzane o zucchine, tagliate a dadini e fritte, salumi, acciughe sott’olio, ma anche della carne tritata. Come dico sempre, è un fatto di gusto.

Non vanno serviti molto caldi, l’ideale è che siano tiepidi, ma sono perfetti anche a temperatura ambiente.

Possiamo abbinare un Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Buon appetito!

Print Friendly, PDF & Email

Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.