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Yemen: Houthi intensifica repressione dei giornalisti

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Il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, denuncia nuove attività repressive ai danni degli operatori dei media

Il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha denunciato, sul suo account Twitter, nuove attività di repressione ai danni dei giornalisti in Yemen da parte dei ribelli.

La milizia Houthi sta intensificando la sua campagna per arrestare e perseguire professionisti dei media e giornalisti nel Paese.

L’arresto e il perseguimento di professionisti dei media e giornalisti da parte degli Houthi conferma lo stato di “isteria” che ha attanagliato i loro leader dopo che si sono alzate le voci che chiedevano una rivolta “popolare” contro la milizia.

Al-Eryani ha invitato la comunità internazionale ad intervenire. In particolare, si è rivolto alle Nazioni Unite, agli inviati internazionali e alle organizzazioni e agli organismi per i diritti umani affinché condannino queste pratiche ed esercitare “una pressione reale” sui leader del gruppo per costringerli a rilasciare tutti gli operatori della comunicazione detenuti.

Le famiglie di 4 giornalisti yemeniti rapiti dalla milizia Houthi, quasi sette anni fa, hanno presentato nuove denunce, confermando che i loro cari erano stati torturati da un importante leader della milizia all’interno della prigione del Central Security Camp di Sana’a, Abdul Qadir al-Murtada, che, tra l’altro, ha aggredito il giornalista rapito Tawfiq al-Mansouri, colpendolo alla testa fino fratturargli il cranio.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.