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‘Stanze d’Identità Teatrale’ a San Domenico Maggiore

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'Stanze d'Identità Teatrale'


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In scena dal 18 al 20 gennaio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Il 18, 19 e 20 gennaio il Complesso Monumentale San Domenico Maggiore di Napoli, ospiterà lo spettacolo ‘Stanze d’Identità Teatrale’, un progetto originale multidisciplinare rappresentato in forma itinerante con la regia di Gigi Di Luca.

Lo spettacolo è una produzione de La Bazzarra è rientra nelle iniziative promosse ed organizzate dal Comune di Napoli con il contributo di Città Metropolitana.

Info:
18 e 19 gennaio ore 20:30 – 20 gennaio ore 19:00 e 21:00
Complesso San Domenico Maggiore – Napoli
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili
Prenotazione obbligatoria su ww.eventbrite.it
Obbligatorio Green Pass rafforzato e mascherina FFP2
Info: 3287232399 – info@labazzarra.comwww.labazzarra.com

‘Stanze d’Identità Teatrale’
progetto e regia
Gigi Di Luca
con: Elisabetta D’Acunzo, Rodolfo Medina, Roberta Misticone, Lisa Imperatore, Alessandro D’Auria, Veronica Bottigliero, Rosalia Terrana, Tessy Akiado Igiba, Skaramacay Dance Company

La drammaturgia si ispira e si lega al luogo della rappresentazione e alle suggestioni che emana. Lo spettacolo è un viaggio nelle stanze dell’animo umano, in quelle buie, grigie, ma anche in quelle appassionate, resistenti e ribelli.

La ricerca e la difesa della propria identità spesso smarrita, perduta o annientata dai soprusi, dalle discriminazioni, dalle violenze e dalle sopraffazioni è la partitura su cui si elevano le voci dei personaggi.
Voci dolorose, bisognose; voci dubbiose tremanti di paura che con un respiro collettivo invitano gli spettatori, testimoni silenziosi di confessioni, all’ascolto, al silenzio, a dare risposte a domande eterne.

Corpi sospesi, spezzati, identità nascoste o mutate, forse ritrovate.
Anime che ci appartengono profondamente, poiché ogni stanza è specchio che mette lo spettatore di fronte a se stesso, a contatto con il suo vissuto, con la sua vera identità fino a ritrovarsi nella stanza vuota dell’appartenenza, epilogo conclusivo in cui inconsciamente dove scegliere dove collocarsi tra le storie che in questo viaggio ha attraversato.

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