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SMOCSG: visita delle LL.AA.RR. i Duchi di Noto a Palermo e Monreale

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LL.AA.RR. i Duchi di Noto


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Il Principe ha riconfermato al Sindaco di Palermo il sostegno della Real Casa delle Due Sicilie a proseguire nelle opere d’aiuto alla città e ai suoi abitanti meno fortunati

S.A.R. il Principe Don Jaime di Borbone delle Due Sicilie e Landaluce, Duca di Noto, Gran Prefetto e Presidente della Real Deputazione del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, con una cerimonia privata al Palazzo Arcivescovile di Monreale, il 31 luglio 2022 ha solennemente consegnato al neo Arcivescovo di Monreale, Mons. Gualtiero Federico Isacchi il diploma di nomina a Cappellano Gran Croce Jure Sanguinis dell’Ordine Costantiniano a firma del Gran Maestro, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie.

Nel pomeriggio di domenica 31 luglio 2022, LL.AA.RR. i Principi Don Jaime de Borbone delle Due Sicilie e la Consorte Donna Charlotte, Duchi di Noto, accompagnati da una rappresentanza di Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidati dal Delegato della Sicilia Occidentale, il Nob. Professore Salvatore Bordonali, Cavaliere Gran Croce Jure Sanguinis, hanno partecipato nel Duomo di Monreale all’ordinazione episcopale e presa di possesso canonico di Mons. Gualtiero Federico Isacchi come 59° Arcivescovo di Monreale, alla presenza dei vescovi della Sicilia.

Al termine del Solenne Sacro Rito, i Duchi di Noto hanno brevemente salutato in presbiterio il neo Arcivescovo di Monreale.

Nel pomeriggio, durante un lungo ed amabile colloquio privato al Palazzo Arcivescovile di Monreale, Don Jaime ha confermato a Mons. Isacchi il sostegno della Casa Reale delle Due Sicilie e del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio per quanto possano sovvenire alle opere di carità arcidiocesane.

Il Duca di Noto, Gran Prefetto dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha consegnato all’Arcivescovo Isacchi il diploma di nomina a Cappellano Gran Croce Jure Sanguinis dell’Ordine Costantiniano e un messaggio per l’inizio del suo ministero pastorale nell’Arcidiocesi di Monreale, a firma del Gran Maestro, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie.

Giunti a Palermo nella serata di sabato 30 luglio 2022, nella mattinata del giorno successivo, i Duchi di Noto sono stati ricevuti dal Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha accolto i Principi nel salone d’onore del Palazzo delle Aquile.

Nel corso del lungo colloquio sono state affrontate le diverse tematiche relative alla Città e dei problemi socio-culturali legati al territorio, prossima sfida dell’Amministrazione comunale.

Il Principe Don Jaime, ricordando le diverse attività benefiche e caritative sostenute dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ha riconfermato il sostegno della Real Casa delle Due Sicilie a proseguire nelle opere d’aiuto a Palermo ed ai palermitani nei quartieri e le zone della città meno agiate.

Inoltre, ha ribadito il sostegno e l’attenzione necessarie a portare Palermo nella dovuta attenzione internazionale, come in occasione del Matrimonio Reale e per la dedicazione dei viali della Palazzina Cinese ai Borbone, che vollero la meravigliosa Casina di Caccia e che molto fecero per l’urbanizzazione della Città.

Quindi, i Duchi di Noto hanno firmato il libro d’onore del Comune di Palermo, che già nel 2017 era stato firmato dal padre, S.A.R. il Duca di Calabria nel ricevere la Cittadinanza Onoraria della Città.

Il ringraziamento del neo Arcivescovo Gualtiero Isacchi a conclusione della Messa di ordinazione episcopale

Carissimi,

ho il cuore pieno di commozione e stupore di fronte a Dio che ha voluto chinarsi sulla mia persona per ricoprirmi della sua grazia con il dono dell’episcopato.

Sono, altresì, commosso e sorpreso dalle tante attestazioni di stima e di affetto ricevute: anche queste sono a lode e gloria di Dio Padre.

Un grazie filiale a Sua Eminenza il Card. Marcello Semeraro. Da lei, Eminenza, ho imparato ad amare e servire la Chiesa così come è, così come la vuole il Signore. La ringrazio per la cura paterna con la quale mi ha accompagnato in questi ultimi 18 anni. So che continuerà ad essermi vicino soprattutto ora che con lei condivido la stessa paternità.

Attraverso Lei, Eminenza, desidero far giungere i miei sentimenti di gratitudine al Santo Padre, Francesco, che mi ha chiamato a questo ministero.

Grazie a Mons. Michele Pennisi, sapiente ed esperto pastore che ha guidato fino ad oggi la Chiesa monrealese. Grazie, perché mi ha accolto amorevolmente in questa terra ed ha promesso di accompagnarmi nei miei primi passi.

Grazie a Mons. Vincenzo Viva, per la sua presenza, la sua vicinanza e ancor più per l’attenzione che mi ha riservato in questo passaggio, non facile per entrambi.

Ringrazio Sua Eminenza il Card. Paolo Romeo per la gradita e stimata presenza.

Ringrazio tutti voi, carissimi confratelli nell’episcopato, che con molta familiarità mi avete accolto: avrò molto da imparare da voi.

Dovrei, poi, ringraziare ad uno ad uno tutti i presenti: i sacerdoti della Diocesi di Albano con cui ho vissuto le gioie e le fatiche della fraternità presbiterale; i tanti laici con cui sono cresciuto ed ho collaborato: gli impiegati della curia di Albano; le famiglie e gli amici della parrocchia Sant’Eugenio di Pavona; i tanti amici con i quali ci siamo avventurati sulle vie del Vangelo. Grazie a tutti, di vero cuore.

Un grazie particolare ai miei famigliari: a mio fratello con la sua famiglia, ai miei nipoti e ai miei cugini venuti da Valmadrera. Un grazie speciale a mio zio Mons. Silvano Motta, che non ha potuto essere presente fisicamente, ma che da sempre ha accompagnato il mio cammino vocazionale ed è stato per me un esempio di vita donata al Signore in obbedienza alla sua Chiesa.

Un grazie particolare ai miei genitori, che, con tutti i loro “acciacchi”, hanno dovuto nuovamente lasciarmi andare come fecero già 40 anni fa, quando, all’età di 12 anni, mi lasciarono andare in seminario. Grazie perché ancora una volta mi siete accanto, nonostante la fatica.

Un sentito ringraziamento a voi, cari sacerdoti dell’Arcidiocesi di Monreale, mi rivolgo anche a coloro che malati non hanno potuto partecipare fisicamente a questa celebrazione: il vostro abbraccio e le tante attestazioni di benevola accoglienza mi hanno fatto sentire a casa e mi incoraggiano ad iniziare con entusiasmo il cammino con voi sulle vie della sinodalità.

Grazie ai tanti che, in diverso modo, si sono adoperati nell’organizzazione di questa bellissima celebrazione.

Grazie a tutte le persone che hanno pregato e pregano quotidianamente per me: le Sorelle Clarisse di Albano, gli amici, le comunità parrocchiali, le comunità religiose, gli anziani e i malati.

Concludo ricordando con immensa gratitudine una persona a me molto cara, insieme con lui intendo fare memoria di tutti coloro che vivono già la pienezza della comunione dei Santi. Mi riferisco a mons. Dante Bernini, vescovo e padre che mi ha generato al sacerdozio. È tornato alla casa del Padre contemplando una riproduzione di questa immagine del Cristo Pantocratore che aveva voluta affissa ai piedi del suo letto.

Con Don Dante e con tutti i santi, avvolti da questi stupendi mosaici, contempliamo e lodiamo il Dio dell’universo e con Lui facciamo festa!

Il Signore fedele che non dimentica il suo popolo e che opera prodigi in mezzo a noi, ci doni pace e gioia piena con la sua benedizione.

Grazie a tutti.

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