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Psicologia cure primarie: audizioni in Commissione Sanità Lombardia

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Cure psicologiche


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Baffi: ‘Ampliare le possibilità di accesso ai servizi psicologici è il principale obiettivo di questo progetto di legge’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Ampliare le possibilità di accesso ai servizi psicologici è il principale obiettivo di questo progetto di legge.

Con questo provvedimento vogliamo trasformare le cure psicologiche da interventi specialistici di secondo livello in interventi di primo livello perché la salute mentale non riguarda solo un singolo cittadino, ma l’intera comunità.

Si tratta di un passaggio culturale fondamentale. La cura della mente merita la stessa importanza e attenzione attribuita alla cura del corpo e, quindi, deve trovare una risposta immediata nella medicina di primo livello.

Con queste parole la Presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi, Fratelli d’Italia, ha introdotto le audizioni in programma nella seduta di oggi pomeriggio, 16 novembre, in merito al nuovo progetto di legge per l’istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie.

Durante la seduta sono intervenuti alcuni specialisti di servizi piscologici di strutture sanitarie lombarde. Maria Simonetta Spada, Direttore dell’Unità di Psicologia della ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha sottolineato due aspetti centrali del progetto di legge: la riduzione del rischio di cronicizzazione e la garanzia di continuità del percorso di cura attraverso l’integrazione dei servizi ospedalieri e di quelli territoriali.

Andrea Bellodi, Direttore Struttura semplice Psicologia Clinica e Territoriale dell’ASST Mantova, ha precisato l’importanza strategica del lavoro in rete tra psicologi e medici di medicina generale. Maria Angela Abrami, Responsabile dell’Unità di Psicologia Clinica e del Benessere Psicologico dell’ASST Spedali Civili di Brescia, ha definito lo psicologo di base

lo snodo nevralgico all’interno della rete territoriale. Una figura decisiva per dare una risposta di primo livello a una necessità urgente.

Elena Vegni, Direttore Unità di Psicologia Clinica dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, ha parlato dello psicologo di base come

la porta di accesso alle cure primarie per la prevenzione e la riduzione del rischio di cronicizzazione.

La Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, Laura Parolin, ha sottolineato l’importanza che le Case di Comunità potrebbero assumere con l’istituzione dello psicologo di base come luoghi ‘neutrali’ e aperti dove le persone possano andare a chiedere un aiuto, anche attraverso il lavoro in filiera con le altre professioni sociosanitarie.

Nel corso del dibattito Carmela Rozza, PD, ha messo in evidenza la volontà bipartisan della Commissione di lavorare su un testo normativo che possa fornire ai cittadini soluzioni utili e concrete, mentre Paola Bulbarelli, Fratelli d’Italia, ha posto l’attenzione sulla correlazione tra disagio giovanile e dipendenze e, di conseguenza, sull’importanza di offrire ai giovani un ‘punto di riferimento’ a cui potersi rivolgere.

La prossima seduta di audizioni è in programma giovedì 23 novembre: la votazione finale del provvedimento in Aula è calendarizzata per fine gennaio 2024.

Alcuni dati

In Italia la prevalenza dei disturbi mentali è sopra la media europea, con oltre un italiano su cinque che soffre di almeno un disturbo mentale, sebbene solo un individuo su tre che soffre di tali disturbi riceva un trattamento sanitario adeguato.

Nell’ultimo anno si è manifestata un’alta prevalenza di ansia e sintomi depressivi dovuti alla pandemia stessa, all’isolamento sociale e allo stress dei genitori, con un maggiore rischio di sviluppare sintomi psichiatrici in famiglie a basso reddito, nei tardo adolescenti e tra le femmine.

Gli adolescenti sono la fascia demografica che ha risentito maggiormente degli effetti della pandemia. Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali sono tra le cause principali di sofferenza per questa fascia di popolazione.

La maggior parte delle 800.000 persone che muoiono ogni anno per suicidio sono giovani e il suicidio è la 4 causa principale di morte tra i giovani fra i 15 e i 19 anni.

I problemi di salute mentale più comunemente riscontrati tra gli adolescenti includono ansia, 28%, depressione, 23%, solitudine, 5%, stress, 5%, e paura, 5%. L’insorgenza di condizioni di salute mentale come la depressione e l’ansia è stata anche associata a una diminuzione del rendimento scolastico, spingendo spesso i giovani ad abbandonare gli studi.

È importante notare che almeno il 50% dei disturbi di salute mentale ha esordio prima dei 15 anni e l’80% di questi si manifesta prima dei 18 anni, in alcuni casi diventando un problema permanente per tutta la vita di una persona. Rapporto ‘Headway – 2023’, elaborato da ‘The European House – Ambrosetti’ in collaborazione con Angelini Pharma.

Nel 2022 sono 776.829 le persone hanno richiesto assistenza ai servizi specialistici di salute mentale. Di questi, i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno con i Dipartimenti di Salute Mentale sono a 285.101 unità, quindi circa il 36% delle richieste. Il 94,4% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita.

I dati nazionali evidenziano che il 3,2% dei ricoveri in pronto soccorso riguarda problemi di salute mentale. Di questi, il 13,8% viene ospedalizzato, mentre il 73,2% ottiene la dimissione per cure domiciliari.

Ciò significa che ben 7 su 10 pazienti, pur non avendo condizioni tali da necessitare un ricovero ospedaliero, necessitano di supporto psicologico. I servizi territoriali hanno erogato 9.326.035 prestazioni, con una media di 12,8 interventi per ciascun utente. Report 2023 sulla Salute Mentale pubblicato dal Ministero della Salute.

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