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Premio ASI Sport&Cultura: conclusa la XV edizione

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Tra i premiati Francesco Acerbi, l’Eco di Bergamo, il pallanotista e medico Andrea Scozzarella

Riceviamo e pubblichiamo.

Si è conclusa ieri 18 dicembre la XV edizione del Premio ASI Sport&Cultura – gli Oscar dello Sport Italiano. Un’edizione via web quella 2020, lontana, vista l’emergenza Coronavirus, dagli schemi consolidati in presenza all’interno del Salone d’Onore del Foro Italico.

A presentare l’evento il giornalista Jacopo Volpi, che ha raccontato la storia della manifestazione, le 5 sezioni del premio e, insieme al Presidente di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, Senatore Claudio Barbaro, ripercorso la storia dell’ente che, nato nel 1994, conta oggi un milione e 200mila associati.

Un’edizione, patrocinata, tra gli altri, dal CONI e dal Credito Sportivo, che ha voluto raccontare le storie difficili che l’Italia ha passato e sta passando, storie di uomini che durante il Covid-19 hanno dato un contributo importante, decisivo, in alcuni casi vitale.

Premio ‘Sportivo dell’Anno’ – Carlo Pedersoli

A vincere il premio per la sezione ‘Sportivo dell’Anno’ intitolato a Carlo Pedersoli e conferito a un atleta distintosi nel corso della stagione, il difensore della Nazionale italiana Francesco Acerbi. Il calciatore è stato premiato per aver aderito alla challenge ASI, durante il lockdown, in favore dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica ed aiutare una città in difficoltà.

Le parole del difensore della Lazio:

Ringrazio ASI per il premio ricevuto. Ho passato momenti difficili nella mia vita e sono molto sensibile ad ogni iniziativa di beneficenza, ho piacere e bisogno di aiutare il prossimo, andare a trovare i bambini in ospedale, ad esempio, anche solo per regalargli un sorriso.

Acerbi è stato poi salutato e ringraziato dal campione di MMA Carlo Pedersoli Jr, nipote di ‘Bud Spencer’ cui è intitolato il premio.

Nel corso dei riconoscimenti, è stato anche ricordato Paolo Rossi, scomparso nei giorni scorsi, con le immagini della pellicola ‘Ti voglio bene’ di Francesco Nuti, prodotto dalla Film in Tuscany e realizzato con la partecipazione di ASI Spettacolo, dove si vede l’ultimo gol di Pablito, nella versione di attore, con la maglia del 1982, da lui portata sul set.

Premio ‘ICS – Impiantistica e Promozione Sportiva’

Il Premio ‘ICS – Impiantistica e Promozione Sportiva’ – promosso dall’Istituto per il Credito Sportivo partner istituzionale dell’evento – è stato vinto dall’Associazione Sportiva Dilettantistica The Game, fondata da Massimiliano Serena. Con questo centro sportivo si sono volute premiare anche tutte le realtà legate all’impiantistica sportiva e che sono oggi in uno stato di crisi derivante dal periodo emergenziale.

La scelta su The Game ha un’ulteriore motivazione: la palestra è a poche centinaia di metri dal Ponte Morandi, con i locali, sfiorati dai detriti, che sono divenuti una base operativa dei Vigili del Fuoco nel periodo di maggiore crisi. Per ICS è intervenuto il Responsabile Marketing e Sviluppo Commerciale, Alessandro Bolis.

Premio ‘Media’

Anche nella sezione ‘Media’ il premio si immagina condiviso tra tutti i mezzi di informazione che, anche nel periodo del lockdown, sono rimasti fedeli al proprio compito. La filiera dei giornali è andata avanti. Dagli inviati nelle zone a più alto numero di contagi, alle tipografie, dai distributori fino alle edicole.

Difficile la scelta che è, alla fine, caduta su L’Eco di Bergamo, quotidiano di una delle città più colpite dal Covid. A ritirarlo, il Direttore Alberto Ceresoli. Tipografie, giornalisti, edicolanti… Quando i camion militari a Bergamo trasportavano corpi, quando i necrologi sul giornale erano di dieci pagine, l’Eco di Bergamo ha rappresentato l’esempio di giornalismo in clima di “guerra”. Il quotidiano ha raccontato le drammatiche vicende della Bergamasca, la zona più colpita d’Italia.

Ha spiegato Ceresoli:

Tutto iniziò il 21 febbraio, era un venerdì con un sospetto caso di Covid. Da quel momento Bergamo è stata travolta e poi, man mano, tutta Italia.

A suggerire la scelta de L’Eco di Bergamo, il Corriere dello Sport-Stadio, media partner dell’evento. Il suo direttore, Ivan Zazzaroni, ha saputo sintetizzare il lavoro dei giornali in un momento così emergenziale.

Il Premio ha ospitato anche la testimonianza di un decano del giornalismo, Italo Cucci, Direttore peraltro della rivista ufficiale di ASI, Primato, che festeggia i suoi 50 anni.

Premio ‘Etica Sportiva’

Il Premio ‘Etica Sportiva’, dedicato alla memoria di Fabrizio Quattrocchi – indirizzato agli atleti, direttori di gara, dirigenti, tecnici o società sportive distintisi per un gesto di alto valore etico formativo – è stato vinto da Andrea Scozzarella, giocatore della Deakker, società bolognese di pallanuoto il cui allenatore è Amaurys Pérez, presente tra gli intervenuti, argento olimpico e campione del Mondo con il Settebello, ha fatto anche L’Isola dei Famosi e Ballando con le Stelle.

Scozzarella è anche un medico al Sant’Orsola di Bologna, in un reparto Covid. Ha raccontato la sua esperienza, di come i momenti più difficili siano quelli legati alla mediazione tra paziente e familiari, impossibilitati a incontrarsi. Spesso il medico è stato il portatore delle ultime parole.

A salutare il “collega”, da capitano della squadra di pallanuoto Lifebrian SIS Roma e giocatrice nel Setterosa, Domitilla Picozzi che è anche studentessa di Medicina.

Premio ‘Innovazione tecnologica’

Infine, il Premio ‘Innovazione tecnologica’ – in cui la gara è disputata dalle aziende, dalle Federazioni e dai Media che hanno sfruttato la tecnologia per realizzare innovazioni di processo – è andato ad un-associazione di ciclisti lombardi, Lapiada Bike del Presidente Sergio Ronchetti. Abituati alle scalate, rese famose dai grandi campioni, nel periodo del lockdown si sono cimentati in gare dal salotto di casa, seguendo con grande spirito la campagna #AsiSportInCasa. Una bike collegata a un computer e al televisore di casa, programmi che indicavano le giuste pendenze e sfide a distanza.

La XV edizione del premio si è chiusa con un video augurale di rinascita per il nostro Paese, duramente colpito dalla pandemia e con l’augurio che per la prossima edizione si possa tornare al Salone d’Onore del Foro Italico.

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