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Lombardia, il Consiglio commemora Ettore Albertoni

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Albertoni commemorazione


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Studioso e politico dal carattere schietto e forte

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Il Presidente Fermi ne ha ricordato la figura di studioso e di politico

dal carattere schietto e forte, cui associava grande affabilità e semplicità.

Questa mattina, 10 luglio, il consiglio regionale ha ricordato, alla presenza della sorella Valeria, il professor Ettore Albertoni, uno dei ‘padri nobili’ della Lombardia, scomparso mercoledì scorso all’età di 82 anni.

Albertoni era giurista e docente di dottrine politiche all’Università degli studi di Milano e all’università degli studi dell’Insubria, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, dal 2011, storico, intellettuale insigne.

Fu eletto per la prima volta in consiglio nel 2000 e riconfermato nel 2005. Sotto la sua presidenza, dal 2006 al 2008, il consiglio ha elaborato e approvato il nuovo statuto di autonomia.

Fra gli incarichi da lui ricoperti, anche quello di componente del consiglio di amministrazione della RAI e di Assessore alle culture, identità e autonomie.

Ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi:

Studioso di Gaetano Mosca e della storia delle dottrine politiche in Italia e delle dottrine del federalismo, di Gian Domenico Romagnosi e del suo allievo prediletto, Carlo Cattaneo, Ettore era un professore vecchio stampo, un uomo dalla vasta cultura e dalla profonda erudizione, spesso formale ma al tempo stesso particolarmente affabile, con un amore sconfinato per la cultura intesa da lui non solo come conoscenza e sapere, ma anche come imprescindibile fattore di sviluppo.

Una vocazione intellettuale senza soluzione di continuità con l’autentica passione politica che lo animava. Infatti, una profonda conoscenza dei temi del federalismo e dell’autonomia ha sempre alimentato la sua azione politica, intesa come ricerca del bene comune, da costruire partendo dai territori, dall’ascolto delle comunità.

A tutto questo Albertoni affiancava un carattere schietto e forte e una semplicità di modi apprezzabile, esprimendo appieno il tratto popolare del nostro essere lombardi.

I consiglieri, presenti senza eccezioni, il Presidente Fontana e la Giunta, in piedi durante tutta la commemorazione, hanno infine osservato un minuto di silenzio.

Ettore Albertoni lascia la moglie Adele.

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