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Lombardia, 3 mln per Santuario di Gallivaggio della Diocesi di Como

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Santuario di Gallivaggio


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Fermi: ‘Un emendamento al bilancio per valorizzare il nostro patrimonio culturale e religioso’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Un incremento di 2 milioni di euro nel 2020 e di un ulteriore milione di euro nel 2021 per il recupero e la valorizzazione del Santuario di Gallivaggio in Valchiavenna, appartenente alla Diocesi di Como: li prevede l’emendamento alla manovra di assestamento al Bilancio regionale per il prossimo triennio, presentato dal Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi.

La discussione sui documenti finanziari del rendiconto 2018 e dell’assestamento 2019/2021 è cominciata questa mattina, 25 luglio, in Aula e il voto finale è previsto entro la serata di domani.

Ha dichiarato il Presidente Fermi:

L’emendamento è finalizzato a garantire le risorse necessarie a carico di Regione Lombardia per l’avvio e la realizzazione di specifici accordi di programma per il rilancio e la riqualificazione del territorio lombardo, incrementandole ulteriormente per complessivi 3 milioni di euro.

E tra i progetti da sostenere rientra proprio il recupero e la valorizzazione del Santuario di Gallivaggio, raccogliendo così l’appello del Vescovo di Como Monsignor Oscar Cantoni.

Un impegno che Regione Lombardia si assume per promuovere le bellezze artistiche e architettoniche che ci circondano, simboli e riferimenti storici della cultura e delle tradizioni locali lombarde nonché significativi luoghi di fede e rinnovamento spirituale.

Ma anche un’occasione per potenziare ancora di più l’attrattività turistica del territorio regionale attraverso interventi mirati di recupero e valorizzazione.

Il nome del Santuario di Gallivaggio era stato al centro delle cronache locali poco più di un anno fa, in seguito alla frana che il 29 maggio 2018 aveva colpito il Comune di San Giacomo Filippo (SO). Dopo questo episodio il Santuario era stato parzialmente compromesso.

Il Santuario, dedicato alla Madre della Misericordia, si trova lungo la Strada Statale 36 per lo Spluga, a circa 800 metri d’altezza, sovrastato da una grande parete rocciosa a strapiombo. L’attuale chiesa è la terza ad essere costruita, sul luogo dove a due ragazze di Lirone e Vhò, mentre raccoglievano castagne, apparve la Madonna, il 10 ottobre 1492.

Subito dopo l’apparizione fu costruita una cappella in legno, poi sostituita da un’altra in muratura. Il Santuario attuale fu eretto tra il 1598 e il 1603, e fu consacrato il 29 gennaio 1615, mentre il campanile è del 1731. Nel 1741 il masso di granito, su cui la Madonna aveva posato i suoi piedi, dal centro del Santuario fu trasportato nel presbiterio e nel 1970, a seguito delle nuove norme liturgiche, fu posto sotto l’altare rivolto verso il popolo.

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