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Insonnia d’amore

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'Insonnia d'amore'


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Era il 1993, quando negli Stati Uniti, le sale cinematografiche furono invase dal film girato dalla nota regista americana Nora Ephron, scomparsa nel giugno del 2012, dal titolo ‘Sleepless in Seattle’, giunto in Italia con il titolo ‘Insonnia d’amore’.

Gli interpreti principali furono Tom Hanks e Meg Ryan. Il film in questione ottenne anche una candidatura agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale. La trama racconta dell’innamoramento graduale di un uomo e una donna che non conoscendosi personalmente e soprattutto, appartenenti a due mondi completamente diversi, attraverso delle telefonate notturne a una radio e andate in onda, si avvicinano a tal punto da rendersi conto di essere innamorati l’uno dell’altro.

Ciò che denota il film, al di là di un evidente e oggettivo romanticismo è la forza di volontà di entrambi i protagonisti che decidono a un certo punto di assecondare il destino e ritrovarsi l’uno negli occhi dell’altra e riscoprirsi legati da un sentimento “acerbamente antico”.

Filo conduttore della storia è l’insonnia, già, un’insonnia d’amore che attanaglia i personaggi principali che si pensano vicendevolmente, ma che devono fare i conti con le rispettive e proprie realtà di vita, prima di orientarsi l’uno verso l’altra.

L’insonnia d’amore rappresenta in realtà il primo segnale d’inquietudine che si avverte quando ci si rende conto di amare una persona. Accade ai ragazzi, quando sentono dentro di sé il pulsare di un’attrazione sentimentale verso qualcuno che ha catturato la loro attenzione. Succede alle coppie sposate, quando si ha timore che l’altro non ricambi adeguatamente il sentimento di lei o viceversa; succede all’inizio di una nuova relazione, quando fra dubbi e incertezze, ci si incammina su un sentiero minato, senza conoscere meta, destinazione ed esito.

A non rischiare niente, non vai all’inferno e neanche sull’altare.
Non è detto – Laura Pausini

La paura che genera e alimenta altra paura può certamente bloccare lo sviluppo di una relazione; può accadere per le più svariate motivazioni, ma quella principale è certamente il silenzio tra i due e le parole non dette. La verità è che si deve avere il coraggio di mettersi in gioco entrambi, senza remore né pregiudizi o vincoli di alcun tipo. Non si può non rischiare; non si può restare in un paradiso artificiale se si intuisce che l’inferno della passione dona un’esperienza umanamente spirituale maggiore e amplificata.

E allora come può l’insonnia cedere il passo all’equilibrio di un sentimento sano e reciproco?

Da dove si possono attingere il coraggio e la forza necessari per inoltrarsi nel sentiero desiderato?

Ancora una volta, non bisogna far altro che ricordarsi delle genuine sensazioni trasmesse attraverso lo sguardo, gli occhi che si sono incontrati. Per quanto la falsità, l’inganno e la menzogna ci girino costantemente intorno, ciò di cui ci si può fidare sono gli occhi e ciò che essi genuinamente trasmettono all’altro.

Solo due anime protese l’una verso l’altra nel guardarsi, si riconoscono in un legame a cui possono restituirsi. Il trascorrere del tempo insieme, poco o tanto che sia, concede ai due la possibilità di sedimentare fiducia vicendevolmente. Poi però arrivano gli scossoni; ingerenze di altri che captano l’instauranda unione, e tentano, con forte ascendente, di interrompere quel delicato processo di conoscenza.

A questo punto, ogni sorte relazionale dipende dalla forza del sentimento; dalle sensazioni provate, dagli occhi riflessi negli occhi. Soltanto tornando all’origine di se stessi, ci si può elevare spiritualmente, sganciandosi dall’umana ed effimera paura, e affidandosi al proprio intuito consapevole.

Tutto, ogni cosa, si riannoda all’equilibrio originario di se stessi.

E mentre brucia lenta questa sigaretta, io sto seduta qui che non ho fretta.
Portati via – Mina

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Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".