115 milioni a supporto del sistema
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
La Toscana, insieme all’Emilia, sta mostrando la migliore capacità, tra tutte le Regioni, di impiegare la totalità dei fondi europei a disposizione.
Lo ha sottolineato il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervenendo al Convegno organizzato al Palazzo dei Congressi di Firenze da SICI, Sviluppo Imprese Centro Italia, e dedicato a ‘Le vie della ripresa: la finanza per lo sviluppo delle imprese toscane’.
Giani non ha mancato di ricordare come i 115 milioni di euro di fondi comunitari di supporto alle imprese siano andati esauriti in poche ore e abbiano sostenuto i progetti di 2001 aziende.
Ha aggiunto:
Il che vuol dire che dimostrare capacità di spesa significa essere capaci di progettare.
E noi, che ci stiamo dedicando a programmare l’utilizzo dei fondi europei che ci arriveranno per il prossimo settenato, pensiamo ad interventi cantierabili entro il 2022 e realizzati entro il 2026.
Lo faremo superando gli intoppi burocratici e le troppe leggi che si accavallano e che rappresentano un fattore di ritardo.
A questo proposito ha citato come esempio virtuoso la realizzazione in meno di un mese dell’ex CREAF di Prato, diventato Centro anti Covid e Hubble vaccinale.
Giani ha concluso annunciando che è intenzione della Regione recuperare il pieno controllo di Fidi Toscana, la finanziaria, oggi partecipata al 48%, per farla diventare proprio ente strumentale e ha poi fatto i suoi complimenti a SICI per il dinamismo che sta mostrando.
Da parte sua l’Assessore regionale ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo, ha sottolineato come servano scelte istituzionali per affrontare e risolvere i problemi strutturali del Paese.
Ha precisato:
Il nostro impegno è quello di trasformare le risorse in soluzioni per giungere alle quali serve un cambio di mentalità e di passo insieme ad un nuovo approccio.
Dopo aver ricordato come la Toscana non è soltanto la regione del bel vivere e del bel mangiare, ma che ha punte di eccellenza produttive e progettuali a livello europeo, ha aggiunto che in questa fase delicata non partiamo da zero.
Queste le sue conclusioni:
Dobbiamo quindi recuperare presto quella quota di PIL che abbiamo perso prima con la crisi, poi a causa della pandemia.
Le imprese non possono farlo da sole. Noi metteremo loro a disposizione le risorse e gli strumenti per metterle in grado di cogliere questo obiettivo