Collettiva d’Arte Contemporanea al Quartiere Militare Borbonico di Casagiove
È in corso presso lo storico Quartier Militare Borbonico di Casagiove, a pochi passi dalla rinomata Reggia vanvitelliana di Caserta, la collettiva d’arte contemporanea dal titolo ‘Controtendenza’, a cui hanno aderito ben diciassette ed affermati artisti campani: Rosario Ascione, Nicola Badia, Francesco Costanzo, Angela M. De Rosa, Evan De Vilde, Dalia Ferreri, Nicoletta La Targia, Antonio Leone, Massimo Papa, Otello Perazzi, Nicola Porta, Vittorio Punzo, Sandro Finolli Puzzilli, Michele Riccio, Francesco Russo, Domenico Santella, Renzo Sbolci.
All’inaugurazione della mostra, organizzata dall’art promoter Gianpaolo Coronas in collaborazione con l’associazione Badi Art, è intervenuto il critico Luigi Fusco, il quale si è soffermato notevolmente su di una serie di aspetti riguardanti lo stato dei linguaggi visivi contemporanei in provincia di Caserta e più in generale in Campania.
In particolare, il critico Fusco ha messo in evidenza le difficoltà che, allo stato attuale, ancora incontrano vari artisti nel diffondere il proprio operato quando cercano di promozionarlo all’interno delle istituzioni ufficiali, cioè preposte alla valorizzazione dei moderni contributi figurativi e non. Nel corso della sua relazione, il medesimo, ha voluto sottolineare il valore del concetto di “bello”, dandone una definizione che va oltre i parametri stabiliti da una “certa” critica artistica riconosciuta o a livello mediatico oppure in ristretti circoli culturali che fanno capo a discutibili logiche di mercato.
Partendo da questi presupposti, Luigi Fusco ha voluto poi mettere in risalto il titolo della collettiva, Controtendenza, puntualizzando il fatto che non si tratta soltanto di un termine usato in maniera rivoluzionaria per indicare l’adesione o meno a qualche specifico movimento artistico, ma, di contro, è da ritenersi come un atteggiamento rivolto alla celebrazione dell’arte intesa in tutte le sue accezioni stilistiche ed iconografiche e non ultime quelle propriamente tecniche ed espressive.
Per ‘Controtendenza’ si intendono una serie di opposizioni che, però, in sostanza rispondo a dei processi storico-evolutivi che prendono le mosse dalla nascita delle avanguardie del passato, indipendentemente se un qualsiasi tipo di elaborato possa essere di matrice figurativa o informale.
Gli artisti che sono in ‘Controtendenza’ agiscono nell’ombra, ma sanno emergere dalla stessa attraverso lo svelamento dei propri lavori; al contempo sono impegnati in un’investigazione continua che li conduce verso risultati creativi sempre più originali e quindi mai scontati per quanto concerne anche il singolo dato compositivo; sono, poi, in ‘Controtendenza’ perché sanno che la loro mente è ricolma di idee che devono, per forza di cose, trasbordare per diventare, successivamente, concrete e materiali; infine, solo l’artista, proprio perché in Controtendenza, può assurgere alla dimensione onirica, quasi alchemica, e sentirsi un diretto ascendente di un dio, di un mito o di un pianeta, forse proprio di quel Saturno dalla cui influenza malinconica sono nati, nel corso dei secoli, i più grandi geni dell’arte nazionale ed internazionale.
La mostra ‘Controtendenza’ sarà visitabile fino a sabato 30 luglio.
Foto di Angela M. De Rosa.
Autore Pietro Riccio
Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.