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Buon anniversario della Liberazione a tutti gli italiani

1934
25 aprile


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Buona festa della Liberazione a chi mantiene saldo il ricordo di un evento cruciale per il destino del nostro Paese, a chi orgogliosamente ne manifesta la memoria, a chi è consapevole che una società plurale e democratica non può che partire da lì, ogni anno, ed ogni anno più del precedente.

Buona Liberazione a chi crede fermamente nella libertà come valore etico e filosofico, pur conscio della sua velata parentela con una sorta di strana solitudine; a chi la protegge, come cittadino, finanche da se stesso, dalle sirene delle appartenenze, delle ideologie che lo blandiscono come individuo, chiamandolo a nuove, eroiche e rabbiose divisioni.

Buona Liberazione agli ignoti che hanno bruciato la statua della staffetta partigiana Giulia Lombardi a Vighignolo; a quelli dello striscione “Onore a Benito Mussolini” sciorinato qualche giorno fa nei pressi di Piazzale Loreto; al Sindaco di Todi, che ha negato all’ANPI il patrocinio per le celebrazioni perché la festa “è di tutti, e non solo di alcuni”; ai Sindaci che proibiscono che si canti ‘Bella Ciao’ durante le manifestazioni; a chi ha pensato di deporre fiori sulla tomba di Michael Seifert, il boia nazista che torturò i deportati nel lager di Bolzano, seppellito nel cimitero di Santa Maria Capua Vetere, a pochi metri d’aria da casa mia.

Buona Liberazione a chi considera il 25 Aprile una festa “divisiva” tra fascisti e comunisti, a chi “il fascismo è morto”, a chi “ancora questa roba?”; buona liberazione e in questo caso complimenti, mica è facile banalizzare il mondo con divisioni da lavagna delle elementari seguitando ad ottenere consensi, o liquidarla col ciuffo sbarazzino del giovanotto che viaggia leggero verso il futuro.

Buon anniversario della Liberazione a tutti, ma soprattutto a chi opera per silenziarne, sminuirne, manipolarne, ridicolizzarne la memoria: dovrebbe benedirlo invece, più di tutti, per la libertà che gli concede, da settant’anni, di continuare ad umiliarla.

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Autore Giuseppe Maria Ambrosio

Giuseppe Maria Ambrosio, giornalista pubblicista, assegnista di ricerca in Filosofia Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Ha all'attivo numerose pubblicazioni su riviste italiane e straniere e collabora con diverse riviste di settore. Per ExPartibus cura la rubrica ScomodaMente.