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Yemen: Marib, milizia Houthi colpisce casa oppositore

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Atti classificati dal diritto internazionale come crimini di guerra e crimini contro l’umanità

L’agenzia di stampa ufficiale yemenita ha dichiarato che la milizia Houthi ha fatto saltare in aria una casa di un civile che si opponeva al gruppo.

L’abitazione si trovava nel villaggio di Al-Zour nel distretto di Serwah, a ovest del governatorato di Marib. Questo un mese dopo aver fatto saltare in aria le dimore di altri quattro cittadini dello stesso villaggio.

Questi crimini sono parte della sua sistematica politica di distruzione delle case dei suoi oppositori. Si tratta di atti classificati dal diritto internazionale come crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Ieri, 21 marzo, i miliziani Houthi, i capi militari ed esperti di esplosivi, sono nel villaggio, hanno circondato la casa di Abdulaziz Ahmed Nasser al-Dawla, piantato l’esplosivo e poi l’hanno fatta saltare in aria, con l’obiettivo di intimidire il resto dei cittadini dall’opporsi.

A metà febbraio, la milizia Houthi ha distrutto le case di quattro cittadini che si opponevano a loro nello stesso villaggio. Si tratta di Ahmed Nasser Al-Jahmi, Abdulaziz Al-Jahmi e Ahmed Jarwan, come parte dei crimini terroristici di rappresaglia della milizia contro i civili.

La milizia Houthi ricorre al bombardamento delle case dei suoi oppositori nel contesto dello sfollamento forzato, terrorizzando e soggiogando il resto della popolazione e vendicandosi degli oppositori.

Un rapporto della Commissione civile per le vittime degli attentati in Yemen ha monitorato il bombardamento di 816 abitazioni. Sono state fatte saltare in aria dalla milizia Houthi in vari governatorati, dal suo colpo di Stato contro l’autorità legittima nel 2014 fino alla metà del 2020.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.