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Yemen: Blinken, apre a maggiore rappresentanza yemenita in CP

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Il Segretario di Stato statunitense favorevole ad una presenza più forte nel Consiglio di Comando Presidenziale

Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, ha confermato il sostegno del suo Paese al Consiglio di comando presidenziale in Yemen.
Durante un incontro con il ministro degli Esteri yemenita, Ahmed Awad bin Mubarak, avvenuto martedì 17 maggio a Washington, ha descritto il Consiglio presidenziale come una “preziosa opportunità” per una più ampia rappresentanza degli yemeniti.
Il Dipartimento di Stato USA ha affermato di accogliere con favore l’impegno del Consiglio per la pace e la stabilità.

Blinken ha, inoltre, sottolineato l’importanza della libera circolazione di persone e merci a Taiz, ribadendo l’impegno del suo Paese a collaborare con le Nazioni Unite e la comunità internazionale per porre fine alla guerra e portare la pace nello Yemen.
Da parte sua, bin Mubarak ha affermato che mentre il governo yemenita, spinto dalle direttive del Consiglio presidenziale, era desideroso di fare tutto il possibile per la riuscita della tregua e per attuare gli impegni della parte governativa, le milizie Houthi non hanno rispettato i propri impegni, in particolare quelli relativi alla revoca dell’assedio sulla città di Taiz, alla la circolazione dei cittadini e la crisi umanitaria nel governatorato assediato da più di sette anni.
Il ministro degli Esteri yemenita, in visita a Washington, ha discusso con il suo omologo statunitense presso la sede del Dipartimento di Stato le modalità per rafforzare e sviluppare le relazioni bilaterali tra i due paesi, nonché gli ultimi sviluppi nel processo di pace in Yemen.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.