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Romania, importante nodo energetico dell’Unione europea

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Romania ed Unione europea


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Un evento forse poco pubblicizzato a livello internazionale si è svolto in Romania a metà del mese di dicembre 2022.

Il 17 dicembre è stato firmato a Bucarest un accordo tra i governi di Azerbaigian, Georgia, Romania e Ungheria, alla presenza di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea.

Il documento delinea il quadro finanziario e tecnico per la realizzazione del progetto del cavo sottomarino per il trasporto di energia elettrica da fonti rinnovabili tra Azerbaigian e Romania, attraverso la Georgia e il Mar Nero e, successivamente, per il suo invio in Ungheria e altri Stati dell’UE, attraverso il sistema di spedizione europea.

Attraverso l’accordo di Bucarest, oltre al consolidamento della sua sicurezza energetica, la Romania diventa un importante hub energetico regionale. Questo progetto, che fa parte degli accordi energetici tra la Commissione europea e l’Azerbaigian, raddoppia il passo compiuto nell’autunno del 2022 in merito alla conclusione di un memorandum tra Romania e l’ex repubblica sovietica attraverso il quale si assumeva un investimento congiunto in un impianto di gas liquefatto nel Mar Nero. In pratica, si sta costruendo un vero e proprio corridoio di energia verde che collega il Mar Caspio con il Mar Nero.

Come affermato dal Presidente della Romania, Klaus Iohannis, in occasione dell’accordo di Bucarest, le priorità della politica estera e la strategia di sviluppo nazionale della Romania erano limitate alla sicurezza energetica e alla cooperazione regionale.

Ursula von der Leyen ha notato l’aumento dell’interconnettività tra le regioni europee e, non da ultimo, la possibilità di fornire energia verde agli stati nelle immediate vicinanze dell’UE.

L’importanza del Mar Nero per la sicurezza energetica europea è stata riconosciuta dal 2012, quando è stato scoperto un consistente giacimento petrolifero al largo delle coste rumene. Già da allora è diventato sempre più chiaro che la Romania può diventare un polo energetico dell’Unione europea. Negli ultimi anni le richieste di politica economica della Romania si sono susseguite a questo obiettivo e i risultati non hanno tardato a manifestarsi.

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Autore Antoniu Martin

Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica. Ha pubblicato diversi libri sul comunismo rumeno e dell'Europa Orientale, nonché studi e articoli su argomenti di attualità nel campo delle relazioni internazionali.