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Rassegna ‘La filosofia interroga la scienza’

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A Roma, il 13, conferenza ‘I neuroni specchio. Le ultime ricerche’

Riceviamo e pubblichiamo.

Mercoledì 13 aprile, ore 17:30, nell’ambito della Rassegna scientifica ‘La filosofia interroga la scienza’ a cura della prof.ssa Rosanna Buquicchio, presso l’Aula Marconi del CNR, Piazza Aldo Moro 7, Roma. Relatore Prof.re Giacomo Rizzolatti, Università di Parma, si terrà la conferenza ‘I neuroni specchio. Le ultime ricerche’. Interviene il Prof. Tullio Pozzan, Direttore dipartimento Scienze Biomediche del CNR. Moderatore Prof.ssa Rosanna Buquicchio Presidente dell’associazione culturale Vivere con Filosofia’, Roma.

Le Neuroscienze
Le neuroscienze sono aperte alla multidisciplinarietà, costituiscono il punto di contatto e di vivace scambio tra scienziati, medici, filosofi, artisti, biologi, fisici, sociologi e in generale tra tutti coloro interessati al rapporto mente-cervello, da un punto di vista scientifico o speculativo.

I grandi filosofi dei tempi passati erano contemporaneamente matematici, fisici e scienziati. Oggi negli spazi dedicati allo studio e alla discussione delle neuroscienze è comune imbattersi in filosofi o psicanalisti che parlano di connessioni neuronali, di neurotrasmettitori e di correlati neuronali della coscienza e non è raro udire neurologi o neurofisiologi disquisire intorno a pensatori come Cartesio, Edmund Husserl o Sigmund Freud.

Il focus di questa rassegna è comprendere orizzonti e ipotesi di sviluppo di un campo disciplinare che ha portato a porsi antichi problemi filosofici in termini neuroscientifici e ad illustrare come dal continuo dibattito interdisciplinare (con filosofia, biologia, scienze cognitive) nascano interrogativi intorno al libero arbitrio, alla volontà umana e alla concezione dell’uomo di sé stesso.
Gli ospiti invitati sono specializzati in scienze cognitive, neurologia, neuroscienze.

L’Empatia e Neuroni Specchio
Come comprendiamo le azioni degli altri? Come funziona il nostro cervello?
Negli ultimi anni sono le neuroscienze a offrire le risposte più convincenti. L’autore, neurofisiologo, ha scoperto un tipo particolare di cellule, i neuroni specchio, dotate della particolarità di attivarsi sia quando osserviamo un’azione sia quando la compiamo noi stessi. Trovano così spiegazione molti dei nostri comportamenti individuali e sociali, ma ciò comporta anche una trasformazione nel modo di intendere percezione, azione e cognizione, dato che lo studio dei neuroni specchio mostra che le aree del cervello deputate all’agire sono in grado anche di percepire e di conoscere.

Alla luce di questo meccanismo di simulazione neurale può essere reinterpretato il ruolo svolto all’interno dell’intero sistema cognitivo dal sistema motorio di solito connesso esclusivamente con la pianificazione e con l’esecuzione delle azioni: i neuroni bimodali individuati nella corteccia premotoria risultano fortemente implicati in processi cognitivi di alto livello in particolare nel riconoscimento percettivo di oggetti e azioni e nella comprensione del loro significato.

Viene quindi meno il rigido confine tra processi percettivi cognitivi e motori che ha per anni caratterizzato l’interpretazione dell’architettura cerebrale: percezione comprensione e azione si trovano unificate in un meccanismo unitario dove per l’appunto “il cervello che agisce è anche e innanzitutto un cervello che comprende”.

La comprensione per quanto concerne gli oggetti riguarda il loro significato funzionale o affordance; i neuroni canonici consentono una comprensione immediata delle opportunità di interazione che gli oggetti offrono a un soggetto percepiente (nel caso del manico della tazzina da caffè la possibilità di essere afferrato).

Per quanto concerne le azioni la comprensione riguarda lo scopo che a esse è sotteso: i neuroni specchio permettono una comprensione immediata delle intenzioni degli altri individui (l’intenzione ad esempio di portare la tazzina alla bocca per bere il caffè) rendendo possibile una previsione del loro comportamento futuro.

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