Home Territorio ‘Napoli resistenze’, mostra al PAN

‘Napoli resistenze’, mostra al PAN

840
Napoli resistenze


Download PDF

Dal 20 dicembre al 7 gennaio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 20 dicembre al 7 gennaio al PAN Palazzo delle Arti Napoli, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, si terrà la mostra fotografica di Francesco Soranno ‘Napoli resistenze’.

Inaugurazione il 20 dicembre ore 18:00 con intervista all’autore nella Sala PAN, piano terra. Partecipano il Prof. Fabio Donato e l’Assessore Nino Daniele.

Dichiara Francesco Soranno:

Questo lavoro è il risultato di una ricerca durata oltre un anno, ha comportato sopralluoghi e riprese in un centinaio di luoghi differenti della città di Napoli, realizzando un archivio di circa 1000 immagini, dal quale sono state selezionate, non senza fatica, le quaranta fotografie esposte in questa edizione della mostra.

Presenze luoghi e segni rivenienti dal passato, resistenti al tempo, resi duraturi per propria forza vitale, per incuria degli uomini, per deliberata volontà o talvolta, fortunatamente, perché custoditi dalla Storia, simboli divenuti resistenze.

Alcune riaffioranti dalla mia memoria personale, spesso affollata di ricordi e contingenze fluttuanti, dove il confine tra visione e realtà diviene più labile e transiente.
Altre facenti parte della memoria collettiva della città di Napoli, luoghi e segni che hanno avuto un importante valore esistenziale e ideale per tanti che li hanno vissuti e considerati nel corso del tempo.

Quelle più scintillanti e belle, palesate soprattutto nel luogo più straordinario che mi ha accompagnato nella vita: Napoli, a cui dedico alcune più appassionate immagini di questo lavoro.

Viviamo il nostro tempo con fretta crescente, corriamo dietro gli innumerevoli rivoli di una vita che spesso perde consistenza esistenziale, perde valore e significato, circostanze luoghi e persino affetti personali diventano fuggevoli e a volte evanescenti, il tempo diviene sottile leggero inconsistente.

In questo tempo, sovente avverto il bisogno di fermarmi, arrestarmi per pensare, per ritrovarmi, per capire gli uomini che mi accompagnano e quelli che mi hanno preceduto in questo tempo così mutevole e fuggevole c’è bisogno di fermarsi per sapersi.

Print Friendly, PDF & Email