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‘Mother Moonlight’: Max Fuschetto in Conservatorio a Napoli

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Max Fuschetto, ph Luigi Vaccaro


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In concerto il 14 giugno nell’ambito della rassegna ‘Parliamo di musica’

Riceviamo e pubblichiamo.

Prestigioso appuntamento dal vivo con Max Fuschetto per il tour promozionale del nuovo album ‘Mother Moonlight’: il compositore e oboista presenterà il disco giovedì 14 giugno, ore 17:00, nella Sala Martucci del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli con Enzo Oliva, pianoforte, e Pasquale Capobianco, chitarra elettrica. La presentazione avverrà nel programma di ‘Parliamo di musica’, rassegna curata da Marta Columbro partita sabato 5 maggio; interverranno Enzo Amato, Fabrizio Coscia e Paola Troncone.

Scrive D’Onofrio di OndaRock:

Max Fuschetto è riuscito a creare un perfetto punto di congiunzione tra classica moderna e musica popolare, tra musica etnica e avanguardia, tra Oriente e Occidente.

‘Mother Moonlight’ rilancia questa attitudine alla ricerca a tre anni di distanza da ‘Sun Nà’, 2015, e a otto da ‘Popular Games’, 2010: rispetto alla ricchezza e alle sfaccettature strumentali dei precedenti dischi, questo è dedicato al pianoforte anche se affiancato in alcuni momenti dalla chitarra elettrica, del clarinetto, della dilruba e degli archi.

I ricordi, le visioni, le suggestioni e le reminiscenze della fanciullezza ispirano il compositore che sceglie il pianoforte – e l’esecuzione, la sensibilità, l’empatia di Enzo Oliva – per dare vita a un ciclo di sedici brani legati alla ‘poesia dell’infanzia’, per citare l’amato Klee

‘Mother Moonlight’ si pone in linea di continuità con quella letteratura pianistica e musicale che ha fatto del mondo dell’infanzia un luogo privilegiato di esplorazione degli spazi più profondi della psiche e del tempo: Children’s Corner di Debussy, Ma Mere L’oje di Ravel, Mikrokosmos di Bartok, Musik Für Kinder Theatre di Arvo Part, fino ad arrivare a Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, nato proprio dall’incessante recherche legata ai luoghi dell’infanzia liverpooliana.

Come ricorda Fuschetto:

‘Mother Moonlight’ vive dei suggerimenti di queste pagine uniche e sorprendenti ma anche del genio musicale africano, mi riferisco all’Africa Subsahariana, che si dispiega con grande acume già nelle play song cantate dai bambini e che accompagnano giochi e momenti di vita.

Fuschetto opta ancora una volta per una “terza via” che ponga in dialogo colto e popular, senza dimenticare il suo studio sulla musica dell’Africa subsahariana; i brani sono concepiti come moderne invenzioni a due voci in cui il movimento delle linee sperimenta indipendenza e flessibilità di tempo, sovrapposizioni e motivi.

Concepito espressamente al pianoforte, strumento per me di indicibile bellezza, ‘Mother Moonlight’ è realizzato sui due soli pentagrammi, quello della mano sinistra e quello della mano destra. Due voci, un dialogo costante, intreccio e indipendenza di linee.
La concezione che sta alla base non è armonica bensì polifonica.

Non mi sono messo al pianoforte per trovare una melodia e un insieme di accordi, ho proceduto ad inventare contemporaneamente l’una e l’altra voce usando un materiale sonoro e motivico estremamente ridotto e lavorando molto sulle possibilità di scambio tra le voci e di permutazione continua degli stessi motivi fatti a volte di soli due suoni.
Il materiale sonoro molto limitato dà sempre la possibilità di introdurre, ad un certo punto della trama, un suono nuovo e fare in modo che esso diventi un evento.

Il percorso di ‘Mother Moonlight’ si completa con il contributo pianistico di Enzo Oliva. Musicista attivo in Italia e all’estero, Enzo Oliva unisce all’amore e allo studio della grande tradizione classica una spiccata sensibilità per gli stimoli provenienti dagli altri generi musicali.

Avevo ascoltato Enzo a una commemorazione del nostro compianto amico Marzio Rosi e mi avevano stupito la bellezza e la facilità del tocco oltre che una cifra interpretativa molto personale e moderna.
Poi lui imbattutosi in un mio brano, Iride a Paul Klee, si è incuriosito riguardo alla mia musica e mi ha contattato.

Gli ho inviato tre brani per pianoforte di non facile esecuzione. Dopo tre giorni mi ha chiamato per dire che era pronto per farmeli ascoltare. Sono andato a casa sua, mi sono seduto e ho ascoltato.

Ho detto: è lui. Ero in cerca di un pianista adatto a ‘Mother Moonlight’, al suo continuo interplay tra le voci, e ora ce lo avevo davanti.

‘Mother Moonlight’ è il primo disco di Italian World Beat, il nuovo network indipendente di promozione degli artisti italiani all’estero: è distribuito in Italia, Audioglobe, UK, Proper music, Germania, Indigo, Giappone, Sambinha, Benelux, Coast to coast, Spagna, Karonte, e Francia, Bertus.

Info:
Max Fuschetto 
Biografia

Foto Luigi Vaccaro

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