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Monni al nuovo Centro Covid di Prato

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Centro Covid di Prato


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‘Sarà una struttura molto flessibile’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Sarà una struttura molto flessibile, all’interno della quale abbiamo deciso di dare più spazio e agibilità a chi verrà ricoverato e a chi ci lavorerà, seguendo i consigli che ci sono arrivati dai medici.

Avrà quindi letti più distanziati e maggiori spazi tecnici, così da rendere più agevole il lavoro del personale sanitario.

L’Assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni, spiega così il progetto che l’8 dicembre prossimo porterà all’inaugurazione del primo lotto del ‘Centro Covid Pegaso’ in via Galcianese a Prato.

Aggiunge Monni:

Abbiamo ricavato anche uno spazio per dieci terapie subintensive, per una prima risposta in loco in caso di aggravamento delle condizioni dei degenti.

A quelli previsti qui, dobbiamo poi aggiungere altri sessanta posti letto all’Ospedale Santo Stefano di Prato, che stiamo realizzando in due ali laterali oggi aperte ai lati, che utilizzeremo per ampliare il numero dei posti letto Covid dedicati e che in futuro rappresenteranno un aumento dei posti letto totali del presidio pratese.

L’Assessore è poi passata ad illustrare l’altro impegno della Protezione civile regionale, che sta seguendo la realizzazione, presso l’ex ospedale di Campo di Marte a Lucca, di ulteriori posti letto.

Precisa l’Assessore:

Saranno altri 150 postazioni. Anche in questo caso contiamo entro un mese di riuscire ad ultimarle. Mi preme aggiungere che abbiamo lavorato a tutto ciò che è prevenzione e che deve aiutare a non arrivare al ricovero in ospedale.

Da questo punto di vista l’impegno maggiore è quello di incrementare il numero dei tracciatori. Stamani siamo stati a Firenze, alla Fortezza, dove abbiamo visto al lavoro ben 300 di loro. Altri 100 arriveranno nei prossimi giorni per svolgere un lavoro che è preziosissimo per interrompere la catena dei contagi.

Insieme a loro abbiamo visto in Fortezza 55 tra medici e laureandi in medicina che faranno il lavoro, fondamentale, di chiusura delle quarantene, dando risposta ai tanti cittadini che attendono il via libera per tornare alle loro attività.

Chiedo a tutti di avere un po’ di pazienza, perché il lavoro che i sanitari devono fare è complesso. Ma il sistema sta reagendo bene di fronte alla dura prova a cui è sottoposto e siamo avviati verso una situazione che dovrebbe essere di maggiore tranquillità.

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