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Marocco – UE: sostenibilità obiettivo comune

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L’UE ribadisce la “massima importanza” al suo partenariato nel settore della pesca con il Marocco e l'”interesse essenziale” che attribuisce alla sua continuazione

Il Marocco e l’Unione europea hanno annunciato giovedì 13 luglio a Bruxelles che continueranno la cooperazione scientifica nell'”obiettivo comune della sostenibilità” della risorsa ittica nella regione.
Il Marocco e l’UE hanno preso atto delle raccomandazioni contenute nella relazione elaborata dal comitato scientifico congiunto, riunitosi lo scorso giugno.

A tal proposito, proseguiranno la cooperazione scientifica con l’obiettivo comune della sostenibilità della risorsa nella regione. Lo indica un comunicato stampa congiunto pubblicato al termine della V sessione della Commissione mista incaricata di monitorare l’accordo di partenariato in materia di pesca sostenibile tra il Regno e l’UE.

Questo incontro ha permesso di fare un bilancio complessivo dei quattro anni di attuazione del Protocollo di pesca del 18 luglio 2019, che giunge a scadenza il 17 luglio, ai sensi del suo articolo 16, sottolinea la stessa fonte.

In questa occasione, il Marocco e l’UE hanno accolto con favore la loro cooperazione esemplare, cosa che ha consentito, in ogni circostanza, le operazioni di navi artigianali e industriali, una governance trasparente e rigorosa del protocollo, nonché un monitoraggio scientifico continuo dello stato della risorsa alieutica.

Le parti hanno accolto con favore la soddisfacente attuazione dell’Accordo di pesca e del suo Protocollo nelle sue varie dimensioni, in particolare, l’ottimo stato di avanzamento dei progetti per lo sviluppo del settore della pesca in Marocco, che può proseguire oltre la scadenza del Protocollo, come ivi previsto.

Mercoledì, il Ministro degli Affari esteri, della cooperazione africana e dei marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita, ha parlato, durante una conferenza stampa al termine dei lavori della III riunione ministeriale del processo degli Stati dell’Africa atlantica.

Ha affermato che il governo include nella sua riflessione e nell’accordo di pesca il parametro legato ai dati scientifici xon l’obiettivo di preservare questa importante risorsa naturale sia per il Marocco che per i marocchini e di garantirne la durabilità.

L’Unione europea ha ribadito “la massima importanza” che dà al suo partenariato con il Regno del Marocco. In termini di pesca e “l’interesse fondamentale” che annette al suo perseguimento “in uno spirito di fiducia, solidarietà e mutuo soccorso”.

Ha inoltre sottolineato che le relazioni con il Marocco nel settore della pesca sono parte di un partenariato globale e reciprocamente vantaggioso, il che rende il Marocco e l’UE partner strategici per la stabilità, lo sviluppo e la prosperità nella regione.

Realizzata in conformità con l’Accordo di partenariato nel campo della pesca sostenibile tra il Marocco e l’Unione europea, questa V sessione ha permesso di fare un bilancio complessivo dei quattro anni di attuazione del Protocollo sulla pesca del 18 luglio 2019 e che scade il 17 luglio, conformemente al suo articolo 16.

Il Ministro degli Affari esteri, della cooperazione africana e dei marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita, mercoledì a Rabat durante una conferenza stampa al termine della terza riunione ministeriale del processo degli Stati dell’Africa atlantica ha dichiarato che il Regno deciderà sul futuro della cooperazione con l’UE nel settore della pesca alla luce delle valutazioni dello stesso governo e di concerto con i partner europei.

Bourita ha anche qualificato come “soddisfacente” l’attuazione del Protocollo, osservando che la cooperazione è stata “positiva e reciprocamente vantaggiosa” durante questi quattro anni.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.