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Le buone intenzioni della salute…

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Allenamento e salute


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La strada per il benessere e la salute ottimale è lastricata dai mattoni delle nostre buone intenzioni.

Tipicamente, dopo un periodo di eccessi, oppure all’inizio dell’anno, o dopo la pausa estiva, investiamo in attrezzature per il fitness per installare delle palestre domestiche che i centri olimpici ci invidierebbero.

Eppure, a volte, ma forse più spesso di quanto vorremmo ammettere, il nostro entusiasmo tocca il fondo di un oceano senza fine e nulla sembra metterci dell’umore giusto per allenarci.

Quindi, dovremmo cercare di produrre una strategia a prova di bomba, così che questa motivazione sia sempre in primo piano.

  1. Distinguere tra casa e palestra di casa

La casa è la nostra zona di comfort e rifugio: è quindi necessario avere una grossa forza mentale per poter ‘cliccare la modalità allenamento’ quando si varca la porta principale. Dunque, il primo passo sulla strada per una motivazione illimitata per fare esercizio a casa è riservare uno spazio fisico in cui abbracciare il disagio dell’allenamento.

Occorre cambiare il modo in cui si percepisce lo spazio della propria abitazione, così da avere un’area designata in cui essere completamente coinvolti, senz’alcuna distrazione. Per chi ha un giardino o un garage è sicuramente più facile, ma, in città, un lusso del genere non è sempre disponibile. Dev’essere dedicato uno spazio esclusivamente all’allenamento e nient’altro. Per questo, basta un semplice trucco psicologico: un tappetino per esercizi srotolato nel soggiorno. Una volta disteso, quell’area è la palestra di casa. Niente più scuse!

  1. Il rituale pre-allenamento

Gli psicologi riconoscono quanto sia importante instaurare una routine pre-allenamento che prepari la mente all’esercizio. Il rituale più semplice è l’orario: si decide di fare esercizio ogni giorno alla stessa ora e, qualche minuto prima, si più bere un po’ d’acqua o mangiare una piccola banana. La consuetudine deve essere davvero sempre quella: il tappetino è steso nello stesso modo, i pesi adagiati nel medesimo posto, l’onnipresente tablet, per seguire l’allenamento a distanza, è appoggiato contro lo stesso quadro…

Se ci pensiamo, è banale, ma ci stiamo predisponendo mentalmente e preparando il terreno per il nostro allenamento. Lasciamoci indietro il caos della nostra vita quotidiana: nulla è ora casuale. Tutto nella stessa maniera. Le scarpe da fitness sono lì, i pantaloncini nel cassetto e così via. Non è assolutamente necessario farlo, ma fa parte del rituale per impegnarci ed immergerci completamente nell’allenamento.

  1. Formuliamo un piano

Ed ora, bisogna avere un piano. Idealmente dobbiamo avere un obiettivo e la cosa più semplice è suddividere il programma in piccole fasi, ognuna facilmente gestibile. È un po’ come attraversare un guado: non si salta da una riva all’altra di un fiume, si usano i sassi, e si compiono piccoli passi, ognuno di per sé sicuro e fattibile. Indentifichiamoli, stabiliamo quale sia il prossimo passo per la durata dell’allenamento e non ci perderemo lungo la strada.

  1. Rendiamo il tutto semplice

Rendiamo il nostro allenamento facilmente gestibile e quantificabile. Se siamo demotivati, le cose sembrano molto più difficili di quanto in realtà non siano. Se sappiamo qual è il prossimo passo, allora quello precedente diventa più facile. A volte, si tratta di iniziare piano e progredire, altre di iniziare con un botto e vedere dove si arriva.

  1. Motivazione = forza dell’abitudine 

Non bisogna confondere la motivazione, che deve essere sempre presente, con l’entusiasmo, che ci riempie, ma svanisce rapidamente. Avere un compagno di allenamento aiuta. Ormai, non è difficile usare la tecnologia per esercitarsi insieme a distanza, o per avere un coach virtuale. Utilizziamo questi mezzi ai nostri fini.

Seguendo i passaggi sopra descritti, si creano – qualcuno direbbe ‘si impongono a se stessi’ – abitudini che si radicheranno. Dei semplici rituali pre-allenamento, da mettere in atto, e un piano da seguire, suddiviso in parti gestibili possono instaurare forti abitudini che dureranno, anche quando la nostra forza di volontà, ahimè, vacillerà.

Il Prof. Nicola Maffulli sarà a disposizione per rispondere ai quesiti che gli arriveranno alla mail ortopedicorisponde@expartibus.it.

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Autore Nicola Maffulli

L'autore più citato in ortopedia, il Professor Nicola Maffulli, è superspecializzato in traumatologia sportiva. Ha pubblicato più di 1.200 articoli su riviste scientifiche e 12 libri e ha descritto oltre 40 nuove tecniche chirurgiche in chirurgia del ginocchio, piede e caviglia e chirurgia sportiva, molte delle quali sono state ampiamente adottate in tutto il mondo. Atleta in gioventù, il suo sogno di andare alle Olimpiadi è stato realizzato a Londra: ha guidato un gruppo di sette chirurghi ortopedici per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Londra, ed ha poi organizzato i servizi medici delle Universiadi 2019. Giornalista pubblicista, risponde ai lettori alla mail ortopedicorisponde@expartibus.it su problematiche di natura ortopedica e traumatologica.