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In Commissione Sanità quadro sulla situazione delle carceri lombarde

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Pravettoni: ‘Welfare penale all’avanguardia in Lombardia. Lo Stato intervenga per interrompere il sovraffollamento’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Sostegno alle fragilità, povertà economica e culturale, disabilità, precarietà abitativa e difficili condizioni familiari, interventi di assistenza per disturbi mentali, soprattutto nei giovani detenuti, misure di contenimento della pandemia da Covid-19 e continuità degli interventi educativi e psicosociali: tante le sfide del welfare penitenziario affrontate da Regione Lombardia nel biennio pandemico 2020-2021.
Il panorama degli interventi e la verifica della loro efficacia sono contenuti nella Relazione sull’attuazione della legge regionale n. 25/2017 – ‘Disposizioni per la tutela delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria’ – approvata all’unanimità dalla Commissione consiliare Sanità, presieduta da Emanuele Monti, Lega.

Oltre 17 milioni di euro in due anni, 2020 e 2021, le risorse – fondi europei, statali e regionali – investite in Lombardia per progetti che hanno per obiettivo la realizzazione di una ‘giustizia riparativa’, finalizzata alla rieducazione e all’inclusione sociale, attraverso piani personalizzati di presa in carico integrata con il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e associazioni del Terzo Settore.

La Commissione ha anche accolto due osservazioni proposte da Antonella Forattini, PD, Presidente della Commissione speciale sulla situazione carceraria, sulla salute mentale e sulla necessità di maggiori fondi per i progetti di reinserimento dei detenuti.

Ha spiegato la relatrice Selene Pravettoni, Lega:

Regione Lombardia ha impegnato in questi anni un considerevole pacchetto di risorse proprie e derivanti da trasferimenti nazionali ed europei per il finanziamento di percorsi di presa in carico delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, volti per lo più ad un’inclusione sociale e lavorativa della persona.

La Lombardia si pone all’avanguardia per quanto riguarda i percorsi di welfare penale con progetti che riguardano il sostegno alla vulnerabilità dell’individuo ma anche della famiglia, con particolare attenzione alla sfera relazionale.

Molto importanti anche i progetti di giustizia riparativa, l’attivazione di campagne di screening, i percorsi di telemedicina e telerefertazione, che durante il Covid-19 si sono dimostrati particolarmente efficaci. Regione Lombardia si è dimostrata molto attenta anche alla disabilità: il 63% dei detenuti ha un’invalidità fisica, il 33% sia fisica che psichica, il 4% solo psichica e circa il 30% ha un’età tra i 56 e i 65 anni.

Sempre attuale il tema del sovraffollamento delle carceri su cui Regione non ha alcuna competenza e per questo chiediamo un intervento urgente dello Stato centrale per ripristinare condizioni dignitose per i detenuti e per chi vi lavora.

I progetti e i finanziamenti:

Anno 2020:

– 32 progetti di accompagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, le cui attività sono terminate il 31.12.2020. Risorse stanziate complessivamente euro 6.400.000.

– stanziamento di €1.360.000/Cassa delle Ammende per 2 progetti regionali finalizzati alla realizzazione di interventi rivolti a persone in situazione di fragilità, le cui attività sono terminate il 28 febbraio 2022

– stanziamento di €1.000.000/ FSE 2014-2020, per la realizzazione di programmi di giustizia riparativa in n.8 Comuni, le cui attività sono terminate il 31 marzo 2022.

Anno 2021:

– stanziamento di €7.278.046/FSE 2014-2020 e su Bilancio regionale per n.35 progetti finalizzati alla realizzazione degli interventi di accompagnamento sociale a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e loro famiglie, le cui attività terminano il 30 giugno 2022.

– stanziamento di €1.190.998/Cassa delle Ammende e Bilancio regionale per 1 progetto regionale per la realizzazione di programmi di giustizia riparativa e di assistenza vittime di reato in n.12 Comuni. Le attività termineranno il 1° dicembre 2023.

– stanziamento di €352.000/fondo Ministero di Giustizia per 1 progetto regionale per la realizzazione di sportelli di assistenza alle vittime di reato. Tale stanziamento è complementare a quello precedentemente indicato ed è rivolto ai 12 Comuni già operanti. Le attività terminano il 1° dicembre 2022.

Gli interventi:

– Lavoro:

Gli interventi promossi da Regione Lombardia a sostegno dell’inclusione sociale e lavorativa hanno coinvolto 8.283 persone, per lo più disoccupati o in cerca di occupazione. Sono 486 i e destinatari di interventi giustizia riparativa, mentre le persone con fragilità all’interno delle carceri che hanno partecipato a progetti di assistenza sono 8.125, 5 i Centri diurni attivi all’interno degli istituti penitenziari di Brescia, Milano-Opera, San Vittore, Pavia, Vigevano e presso il SerD di Pavia e Cascina Cuccagna per le donne.

– Casa:

I percorsi di accoglienza abitativa hanno permesso l’inserimento di circa 800 persone di cui l’1% di genere femminile. Ulteriori 81 persone sono state inserite grazie alle risorse di Cassa delle ammende messe a disposizione dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.

Negli ultimi mesi del 2021, sono state assegnate a Regione Lombardia risorse complessive pari a euro 247.815,00 per l’anno 2021, per l’accoglienza di genitori detenuti con bambini presso casa famiglie / nuclei mamma bambino. Ad oggi le attività si svolgono una realtà, sita sul territorio milanese, che, in convenzione con il Comune e con Provveditorato stesso, provvede a tale accoglienza.

– Famiglia:

Di particolare importanza, l’allargamento dell’esperienza di ‘Sistema Spazio Giallo in rete’, che a partire dall’esperienza milanese si è andato ad implementare in altri territori, Bergamo, Brescia, Lodi e Varese, per rispondere all’esigenza di cura dei legami attraverso sistemi di accoglienza, attenzione e cura delle relazioni familiari in detenzione. I nuclei familiari complessivamente intercettati sono n. 2315 di cui circa il 30% nel percorso con i minori/giovani adulti.

– Disabilità:

Sostegno alla fragilità e disabilità ha riguardato circa 200 persone nel biennio di intervento. Di questi il 63% ha un’invalidità fisica, il 33% sia fisica che psichica e il 4% solo psichica. Il 31% di loro ha un’età tra i 46 e i 55 anni e il 30% tra i 56 e i 65 anni.

– Tossicodipendenza:

In Lombardia, al 31 dicembre 2020, erano presenti 3.023 detenuti con problemi di tossicodipendenza di cui stranieri 1.248 (Fonte DAP 2020). Nel biennio 2020/2021 sono state 7.506 le persone prese in carico dai Servizi per le Dipendenze. Per far fronte alle loro richieste in 8 Istituti penitenziari di Regione Lombardia sono presenti equipe stabili che svolgono la loro attività esclusivamente a favore dei soggetti detenuti.

Nel 2021 sono state erogate oltre 100.000 prestazioni con una media di 20 prestazioni/anno per ciascun detenuto. Prevalgono i colloqui psicosociali e visite mediche. Le somministrazioni di farmaci agonisti degli oppiacei sono state oltre 15.000, garantendo la continuità terapeutica ai soggetti che hanno fatto ingresso negli Istituti con una forma di astinenza da oppiacei.

– Sovraffollamento:

La situazione negli istituti lombardi al 1° febbraio 2022, la popolazione negli istituti penitenziari lombardi ha raggiunto la cifra di 7.906 persone, a fronte di una capienza di 6146 posti, occupazione al 128,64%, con punte di 186 a Bresca, 162 a Bergamo, 160 a Busto Arsizio e 157 nel femminile di San Vittore.

Dati carceri

Per quanto riguarda la situazione giudiziaria delle persone ristrette, oltre 2.300 devono scontare pene da 1 a 5 anni; 954 da 10 a 20 anni e 294 sono gli ergastoli. Considerando, invece, la durata della pena residua, 3.600 persone sono in attesa di conclusione per pene da 1 a 4 anni. I motivi della detenzione riguardano reati contro il patrimonio, 4.544 detenuti, contro la persona, 3.627, droga (2.366, reati contro la PA, 1.305, e per infrazione della Legge armi, 1.065.

Giustizia Riparativa:

La Relazione è stata anche l’occasione per fare il punto sull’attuazione della giustizia riparativa. Secondo i dati dell’Ufficio Interdistrettuale dell’esecuzione penale esterna, UIEPE, al 31.12.2021 sono oltre 18.600 i soggetti in carico, di cui oltre 5.600 affidate a Misure alternative, affidamento in prova al servizio sociale – 3.951; Detenzione domiciliare – 1.592 e semilibertà – 67.

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