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ExPartibus intervista Giorgia Gianetiempo

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Giorgia Gianetiempo


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Faccia a faccia con la Rossella di UPAS

Siamo nel Centro di Produzione Televisiva Rai di Napoli, fuori dall’office più famoso di Un Posto al Sole, quello di Caffè Vulcano, in compagnia della bellissima e talentuosa Giorgia Gianetiempo in occasione dell’evento stampa che celebra il ventennale del real drama. Simpatica, disponibile e costantemente con il sorriso sulle labbra. In una parola: squisita.

Sei nella social soap da qualche anno, da quando Rossella ha finito la preadolescenza, e ti sei trovata di fronte a situazioni diverse. Il tuo personaggio, la classica brava ragazza con la testa sulle spalle, la figlia che non ha dato quasi nessun problema ai genitori, ha avuto, all’inizio, qualche problema a relazionarsi con i coetanei. Poi ha acquistato sicurezza ed è sbocciata. Come hai gestito questo cambiamento?

Sono quasi sette anni che sono nel cast di Un Posto al Sole, ho iniziato ad interpretare Rossella che avevo tredici anni. Prima era la tipica ragazza molto chiusa in se stessa, non la definirei timida, quanto piuttosto introversa. Era rassicurata dallo stare in famiglia e vedeva nei genitori i suoi unici punti di riferimento, le sole persone con cui sfogarsi.
Poi, in seguito alla sua fase emo, che non è nemmeno durata troppo, in cui era emotivamente cupa, si abbigliava esclusivamente in nero e truccava in modo forte con ombretti scuri, ha avuto un cambiamento, non radicale ma comunque determinante. Ha acquistato grinta, solarità, voglia di affrontare tutto in maniera diversa, a partire dalle amiche.

Mi è piaciuto molto che gli autori abbiano voluto toccare con il mio personaggio, anche se solo indirettamente, un argomento sociale importante come quello della prostituzione giovanile.
Rossella, infatti, ha scoperto che la sua amica Daniela, interpretata da Alessia Quaratino, si prostituiva e ne è rimasta molto scossa.
Entrambe ci siamo sentite onorate di poter affrontare una tematica così delicata ed attuale, soprattutto considerando gli episodi di cronaca di questo periodo in Italia.
I veri amici di Rossella rimangono però quelli con cui è cresciuta a Palazzo Palladini, Patrizio e Vittorio.
Da brillante liceale è diventata una giovane donna, una studentessa universitaria, concentrata sul suo obiettivo di diventare, un giorno, un medico affermato. Incrociamo le dita per lei e speriamo riesca a laurearsi.

Rossella è cresciuta in una famiglia tradizionale composta anche dai nonni e in quella stessa casa, per un breve periodo, ha vissuto anche il bisnonno. Come reputi il rapporto quasi simbiotico che lei vive con i parenti? Ti sembra eccessivo o lo trovi rispondente al suo carattere?

Penso che sia giusto così, perché nessuno ti vuole più bene della tua famiglia. Quindi ritengo che confidarsi con i parenti, mamma, papà, nonni ed avere con loro un rapporto aperto e sincero sia bellissimo. Ovvio che su alcuni argomenti vada lasciato un minimo di riserbo, ti parlo da giovane donna, dato che io e lei siamo coetanee e su alcune cose la pensiamo allo stesso modo.
Ai genitori puoi sì dire tutto, ma non “tutto tutto”.
C’è sempre una parte di te che non può essere condivisa con loro, ma con gli amici, che, da coetanei, possono capirti meglio dato che vivono pressoché le tue stesse situazioni.
È giusto confidarsi con i genitori, soprattutto sulle cose veramente importanti, però è giusto anche riservare una parte di sé solo per i veri amici.

Ci puoi raccontare qualche episodio simpatico che ti è capitato di girare, una scena che magari doveva essere drammatica, ma che per qualche motivo è finita, invece, con una risata?

Ci sono stati tantissimi episodi divertenti, proprio perché dopo sei anni di Un Posto al Sole, in cui giriamo tutti i giorni, succede sempre qualcosa di spassoso. Credo che l’episodio più comico in assoluto sia stato proprio qui sul set di Caffè Vulcano. Era la festa di carnevale, nel periodo in cui Rossella era fidanzata con Genny. Indossavo un costume lunghissimo e nero da vampiro e dei tacchi altissimi, tipo tredici quattordici centimetri. Dovevo uscire con furia da questa porta, l’office di Caffè Vulcano, e percorrere, correndo, la curva del bancone del bar. Ad un certo punto, non so come, senza accorgermene, mi sono ritrovata a terra, gambe all’aria aria, con questi tacchi che spiccavano.

Siamo scoppiati tutti a ridere come pazzi e non riuscivamo più a fermarci. Anche adesso che ci penso mi viene da sorridere.

Alberto Rossi mi soccorre subito, sollevandomi da terra con una forza assurda e iniziando bonariamente a prendermi in giro con quello stesso affetto e complicità con cui avrebbe fatto un vero papà.

La scena, invece, sarebbe dovuta essere drammatica, perché Rossella che aveva appena litigato con Genny doveva scappar via dalla stanza tutta infuriata e quasi in lacrime.

Ovviamente non sono riuscita più a girare la sequenza, perché logicamente ripensavo sempre alla caduta e alle frasi di tutti e ridevo di continuo con loro.
Mentre giri accadono spesso episodi che ti distraggono e generano ilarità, magari qualcosa che rompe la scenografia mentre stai intonando una battuta e poi ci metti un po’ a riconcentrarti perché inizi a scherzare con gli altri. Ma è sempre piacevolissimo.

Sei nota al pubblico televisivo da quando eri, non dico in fasce, ma quasi…

Avevo tre anni e mezzo quando ho iniziato a recitare nella prima serie di “Un medico in famiglia” e da lì non mi sono più fermata. Ho fatto tanta televisione: “Lo zio d’America”, “Una donna per amico 3”, “Tre casi per Laura C”, “Un papà quasi perfetto”, “Gente di mare”, “Padri e figli”, “I Cesaroni”, “Un medico in famiglia 5”, “Don Matteo 6”, “Distretto di polizia 10”. “Un Posto al Sole”, ovviamente, occupa un posto speciale nel mio cuore.
Altra esperienze importante al cinema è stata in “Mater Natura” del grande Massimo Andrei, vincitore del premio della Critica al Festival di Venezia 2005 e “Domenica” diretta dalla bravissima Lina Wertmüller.

Qualche progetto di cui ci puoi parlare?

Non ho mai fatto teatro e, devo essere sincera, è un’esperienza che vorrei fare, però in ambito musical, perché mi piace anche cantare, quindi vorrei tentare, ma al momento non farmi dire di più.

E allora speriamo che accada presto, così potremmo possiamo vederti anche in questa ulteriore veste.

Magari!

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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.