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‘Esseri di Stelle’, corto su anoressia, vince II edizione ‘Moviemmece’

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'Esseri di Stelle'


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Il Sindaco de Magistris celebra il Teatro NEST di San Giovanni a Teduccio: ‘Altrove lo avrebbero chiuso; a Napoli emancipazione periferie’

Riceviamo e pubblichiamo.

Lucio e Luna sono una coppia speciale, sono innamorati e sono anoressici. Quando Luna decide di trasferirsi a casa di Lucio, il loro amore si troverà di fronte alla loro malattia.
È l’anoressia il filo conduttore di ‘Esseri di Stelle’, il cortometraggio vincitore della seconda edizione di ‘Moviemmece’, il Cinefestival della biodiversità del cibo e delle culture che si svolge a Napoli Est.

‘Esseri di Stelle’, un film del regista Adriano Giotti che vede come protagonisti gli attori Nataly Beck’s e Filippo Quintini, è stato giudicato il migliore corto tra i 20 in gara da una giuria di esperti presieduta dall’attore Adriano Pantaleo e composta da Francesco Prisco, Francesco Vitiello, Anna Trieste e Andrej Longo.

A ritirare la targa per il miglior cortometraggio realizzato da registi italiani under 35, nella serata finale del Cinfestival ‘Moviemmece’, è stato il regista Adriano Giotti, classe 1984 e fiorentino di nascita che ha realizzato ‘Esseri di Stelle’ nel 2016. Il corto, prodotto da RAI Cinema, è stato presentato al Giffoni Film Festival e inserito nella rassegna Giovani Autori italiani della Mostra internazionale del Cinema di Venezia.

A premiare il vincitore, nella serata conclusiva di ‘Movimemmece’, è stato il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che dal palco del teatro NEST di San Giovanni a Teduccio ha riconosciuto la qualità dei corti in gara, rinnovando il sostegno dell’amministrazione comunale al Cinefestival della biodiversità.

Ha detto de Magistris:

Il Paese ha bisogno di quello che abbiamo visto stasera a ‘Moviemmece’, di persone che liberano le proprie energie e rimettono al centro i legami e le persone. Lo fanno dal teatro NEST, un luogo che se fosse stato in un’altra città d’Italia sarebbe stato sgomberato.

Sono fiero di ricordare che a Napoli da sette anni e mezzo non c’è uno sgombero perché la comunità resiste e perché per la nostra amministrazione “diritto” significa soprattutto dare diritti a chi non ne ha, significa emancipazione delle periferie, trasformazione sociale e significa poter consentire di esprimere energia. Anche a costo di ribellarsi alla legalità formale.

Mentre a Pisa, Firenze e Venezia vietano alle persone di stare sedute in piazza perché è pericoloso, applicano il daspo ai mimi e reclutano poliziotti municipali con una preparazione atletica che gli consenta di inseguire gli africani, noi a Napoli già 7 anni fa abbiamo fatto una delibera per liberalizzare gli artisti di strada.

Moviemmece è un’iniziativa da sostenere perché permette ai giovani registi, soprattutto del centrosud, di esprimersi e di rappresentare le fragilità.

Luigi de Magistris

La giuria di ‘Moviemmece’ ha voluto riconoscere una menzione speciale a ‘The Voice of the Land’, un film di Carlo Bolzoni e Guglielmo Del Signore che racconta la storia di 5 milioni di ţăranii, una minoranza che vive nelle campagne di periferia in Romania.

Il corto ‘Lievito Madre’ di Vincenzo Greco riceve la menzione speciale ‘Le Storie di Altro’ per aver saputo descrivere, con immagini e testimonianze, l’esistenza che tre donne hanno vissuto a Cersosimo, un piccolissimo borgo della Basilicata.

La giuria scuole, con gli studenti di Napoli Est, ha premiato ‘Il Telescopio’, film di Giovanni Gradoni sulla solitudine. Vince il premio della giuria giovani, composta da giovani studiosi e appassionati di cinema che hanno partecipato alla masterclass gratuita di ‘Moviemmece’, il corto Certe Brutte Compagnie di Gugliemo Poggi, ancora una riflessione sull’anoressia.

Premio speciale dalla giuria giovani a ‘Nidi Resilienti’, un film di Daniele Scialò che raccoglie tre istantanee realizzate ad un anno esatto dal sisma che nel 2016 ha colpito il Centro Italia. Asmara Bassetti, con l’opera ‘La presenza del passato’, e Ilaria Mereu, al secondo posto con ‘Con le mie mani da una vita’, hanno invece vinto il concorso fotografico ‘Moviemmece’ rivolto a giovani fotografi italiani under 35.

Al termine della cerimonia di premiazione, l’organizzatrice di Moviemmece, Marina Ferrara, ha dato appuntamento al pubblico per la terza edizione del Cinfestival della biodiversità all’autunno del prossimo anno.

Ha commentato Ferrara:

Questa seconda edizione di ‘Moviemmece’ è stata un’esperienza esaltante, in cui i temi impegnati che abbiamo trattato, di giustizia sociale e ambientale, sono stati avvolti da un’atmosfera conviviale e festosa.

Il Festival è sicuramente cresciuto moltissimo, nei numeri e soprattutto nella qualità. Abbiamo ospitato registi, attori e produttori che hanno dialogato non solo con il pubblico, ma instaurato un proficuo confronto con i giovani registi finalisti e con i giovani protagonisti della Masterclass, facendo del Festival anche un luogo di formazione e scambio.

Andrea Segre, Nando Paone, Diego Olivares, Gaetano Di Vaio, Adriano Pantaleo, Giuseppe Marco Albano sono solo alcuni dei grandi protagonisti di questa seconda edizione. Ora, dopo i festeggiamenti della serata conclusiva in compagnia del sindaco Luigi de Magistris, non ci resta che metterci a lavoro sulla terza, per la quale vi aspettiamo ad ottobre 2019.

La seconda edizione di Moviemmece, la rassegna ospitata nei locali del cultural hub di San Giovanni a Teduccio Art33 a Napoli Est dal 19 al 27 ottobre, è stata realizzata da Associazione Gioco Immagine e Parole, Associazione Fuori dal Seminato e Cooperativa Sociale Mandacarù, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, con il sostegno del ministero per i Beni e le Attività Culturali e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa ‘Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura’, con il patrocinio dei Comuni di Napoli e Portici.

L’intera manifestazione è stata a impatto zero: durante i giorni delle proiezioni di corti e lungometraggi internazionali fuori concorso, piccoli produttori locali e una selezione di prodotti provenienti dalla filiera del commercio equo e solidale coinvolti dalla cooperativa Le Tribù hanno servito prodotti rigorosamente biologici e provenienti da filiere etiche.

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