‘Arresti confermano che dobbiamo andare avanti con i nostri interventi’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.
Gli arresti compiuti oggi dalla Polizia di Stato nella provincia di Latina per reclutamento e sfruttamento di braccianti indicano che il fenomeno del caporalato è ancora un male presente nel territorio.
Il sistema criminale emerso dalle indagini conferma che come Regione Lazio dobbiamo continuare ad andare avanti con gli interventi promossi e in particolare continuare a intervenire contro la pratica del reclutamento e dei trasporti illegali e contro rapporti di lavoro sottopagati.
Con la sperimentazione messa in opera da questa estate nella provincia di Latina abbiamo attivato degli sportelli dedicati all’agricoltura nei centri per l’impiego e creato una app – Fair Labor – per il corretto incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Anche per il 2020 abbiamo messo a disposizione, per gli iscritti all’app e con un contratto di lavoro in agricoltura, il servizio di trasporto gratuito sui mezzi Cotral della Provincia di Latina che consente di raggiungere il posto di lavoro in sicurezza. E abbiamo affiancato una comunicazione in 5 lingue per far arrivare il nostro messaggio davvero a tutti.
Non ultimo abbiamo previsto degli incentivi economici ai datori di lavoro per assumere la manodopera agricola. Azioni, queste, definite in un accordo sia con le organizzazioni datoriali che sindacali e inserite in una legge regionale votata dal Consiglio.
Il prossimo passo, che tra pochi giorni esporremo con maggiori dettagli, è quello del rifinanziamento delle misure per potenziare il trasporto dei lavoratori – che in questo momento legato all’emergenza sanitaria è stato fortemente ridimensionato – e mettere a disposizione nuovi incentivi per le assunzioni in questa fase di emergenza Covid-19. Alla Polizia di Stato va il nostro ringraziamento per l’operazione.
Così in una nota Claudio Di Berardino Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio.