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Consiglio regionale Lombardia, atti discussi e approvati 20 aprile 2021

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Palazzo Pirelli


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Approvate una Risoluzione e una proposta di atto amministrativo

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Nel corso della seduta di oggi, 20 aprile, del Consiglio regionale, presieduto da Alessandro Fermi, Forza Italia, sono state approvate una Risoluzione e una proposta di atto amministrativo.
Droni e nuove tecnologie a servizio della qualità delle acque lombarde

Semaforo verde all’unanimità del Consiglio regionale alla Risoluzione già approvata, sempre senza senza voti contrari, a inizio mese dalla Commissione Ambiente presieduta da Riccardo Pase, Lega, Sviluppo di un progetto regionale di mappatura degli scarichi in superficie e la creazione di un sistema informatico regionale integrato.

Il documento, relatore il consigliere leghista Alessandro Corbetta, impegna la Giunta di Palazzo Lombardia a estendere la metodologia adottata per il torrente Seveso con il progetto BrianzaStream sui fiumi e torrenti ancora non classificati in buono stato a partire da quelli all’interno dei sottobacini idrografici dei Contratti di Fiume promossi da Regione Lombardia, Olona – Bozzente – Lura – Lambro Meridionale, Lambro Settentrionale, e prevedere nel medio-lungo periodo di effettuare il censimento su tutti i corsi d’acqua dell’intero territorio regionale.

Fra le richieste, anche quella di promuovere, in coerenza con lo stato di salute dei fiumi e torrenti nonché con il monitoraggio e censimento degli scarichi, un programma di azioni da attuare al fine di perseguire gli obiettivi del PTUA, Programma di Tutela e uso delle Acque. In altre parole, si tratta di estendere la buona pratica sperimentata sul Seveso, anche attraverso la tecnologia dei droni e di un sistema geo-referenziato a disposizione di Regione e Amministrazioni locali, anche ad altre realtà del territorio.

Via Libera al Programma regionale per il recupero e la valorizzazione del patrimonio regionale minerario dismesso

Approvata all’unanimità anche la proposta di Atto amministrativo, relatore il Presidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile Riccardo Pase della Lega, il Programma regionale per il recupero e la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, in attuazione della legge regionale 10 dicembre 2009, n.28, che disciplina, in un quadro di sviluppo sostenibile, le attività di utilizzo e valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, nel rispetto dei principi di salvaguardia della sicurezza dei territori interessati, della salute e della sicurezza degli operatori, dei lavoratori, dei fruitori e visitatori dei siti minerari dismessi oggetto di valorizzazione a fin produttivi, di ricerca scientifica, turistici, culturali e sociali.

Il Programma Regionale per il recupero e la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso oltre a definire le linee e gli indirizzi per lo sviluppo delle attività avviate e da avviare, tiene conto delle specifiche realtà locali e delle necessità di sviluppo e salvaguardia dei giacimenti minerari non ancora esauriti e della possibilità di ripresa produttiva.

Da ricordare che la legge regionale, introduce un concetto innovativo per la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso in Lombardia, con una connotazione originale, nel novero degli studi di settore su queste discipline. All’art.3, infatti, istituisce i Parchi Geominerari, individuati quali ambiti territoriali caratterizzati dallo sviluppo delle attività minerarie dismesse secondo principi di unitarietà delle tecniche minerarie adottate, delle tecnologie di estrazione e lavorazione del minerale estratto, delle iniziative economiche ed industriali connesse con quelle minerarie e delle potenzialità di valorizzazione coordinata con interventi pubblico – privato.

Un provvedimento che, come ha ricordato il relatore, può rappresentare un prezioso volano per il turismo. Approvato anche un ordine del giorno collegato, presentato dal capogruppo leghista Roberto Anelli e dal consigliere Mauro Piazza, Forza Italia, e sottoscritto pure dal Gruppo del PD, che impegna la Giunta a trovare ulteriori risorse per valorizzare il percorso individuato dalla Pda.

Abrogazione della legge regionale 12 marzo 1990, n.14
Nel corso dei lavori odierni, l’Aula ha infine deliberato il non passaggio all’esame degli articoli del progetto di legge sull’abolizione della legge istitutiva dell’Associazione Consiglieri regionali, così come già deciso in precedenza dalla Commissione Affari istituzionali.

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