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Afghanistan: da Riad 30 milioni per il fondo umanitario

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A sostegno del Fondo fiduciario umanitario per Kabul

Nell’ambito degli sforzi umanitari dell’Arabia Saudita, il Regno ha fornito una sovvenzione di 30 milioni di dollari per sostenere il Fondo fiduciario umanitario per l’Afghanistan, che opera sotto l’egida della Banca islamica di sviluppo, in coordinamento con l’Organizzazione per la cooperazione islamica, attraverso il King Salman Center for Relief and Humanitarian Action, KSRelief, e il Fondo saudita per lo sviluppo.

La sovvenzione mira a contribuire ad alleviare le sofferenze del popolo afghano e a ridurre i rischi di deterioramento della situazione umanitaria critica e di un possibile collasso economico nel Paese, che potrebbe incidere sulla pace e sulla stabilità regionale e internazionale.

La sovvenzione è stata firmata il 9 giugno, presso la sede del King Salman Humanitarian Aid and Relief Center a Riad, alla presenza del Consigliere della Royal Court e supervisore generale del King Salman Center for Relief and Humanitarian Action, Abdullah Al-Rabiah, del Presidente della Banca islamica di sviluppo, Muhammad Al-Jasser, e dell’Amministratore delegato del Fondo saudita per lo sviluppo Sultan Al-Murshed, del rappresentante permanente del Regno presso l’Organizzazione per la cooperazione islamica, Saleh Al-Suhaibani, dell’inviato speciale di il Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica per l’Afghanistan, l’Ambasciatore Tariq Ali Bakheet, e del capo del Fondo fiduciario della Banca islamica di sviluppo, Muhammad Al-Saati.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.