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Yemen: assedio Houthi aggrava crisi derivati ​​del petrolio

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benzina contrabbando houthi


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Per il secondo mese consecutivo Sana’a e i governatorati vicini stanno assistendo ad una crisi soffocante di benzina, diesel e gas per uso domestico

La milizia Houthi, il braccio iraniano nello Yemen, rifiuta di lasciare che decine di camion trasportino derivati ​​del petrolio dai governatorati in mano al Governo legittimo nelle loro aree di controllo, per esacerbare la crisi e aumentare il prezzo di una tanica da 20 litri di benzina a oltre 25.000 yemeniti riyal al mercato nero gestito dalla stessa formazione armata.

Per il secondo mese consecutivo, Sana’a e i suoi governatorati limitrofi stanno assistendo ad una crisi soffocante di benzina, diesel e gas per uso domestico e all’aumento dei prezzi dei trasporti, delle bollette dell’elettricità e dei generi alimentari.

Il rappresentante al Parlamento di Sana’a, fedele agli Houthi, Abdo Bishr, ha accusato i funzionari della compagnia petrolifera locale di creare crisi ed affamare il popolo yemenita, rilevando che i camion aspettano il permesso per entrare e vendere i derivati del petrolio ai cittadini.

Secondo il sito web di notizie “Newsymen.net”, ha chiesto che i commercianti possano importare combustibili e ha denunciato che, al momento, due commercianti hanno il monopolio sull’importazione di questi materiali.

Bishr ha confermato la volontà di alcuni trader di consegnare derivati ​​a Sana’a e al resto dei governatorati a prezzi molto bassi, ma le due compagnie petrolifere e del gas, che sono sotto il controllo degli Houthi, e quelle dietro di loro, impediscono l’ingresso dei materiali.

I proprietari delle stazioni di servizio di Sana’a accusano la milizia Houthi di provocare la crisi dei derivati ​​del petrolio e di causare un raddoppio dei prezzi per i cittadini al fine di ottenere profitti finanziari.

La milizia Houthi riceve sussidi petroliferi da Teheran, che vende ai cittadini a prezzi tre volte superiori rispetto al mercato globale, ed impone successivi aumenti di prezzo sui materiali.

Nel suo rapporto presentato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il gruppo internazionale di esperti sullo Yemen ha rivelato che gli Houthi stanno inventando la crisi dei derivati ​​del petrolio, per costringere i commercianti a vendere carburante sul mercato nero che gestiscono e riscuotere tasse illegali.

Il documento afferma che il volume delle forniture di carburante via terra alle aree controllate dagli Houthi nell’aprile e maggio 2021 ammontava a circa 10.000 barili al giorno, ovvero circa il 65% del carburante importato nello Yemen, rispetto alle forniture di 6.000 tonnellate al giorno prima e che gli Houthi hanno ottenuto entrate ufficiali dalle importazioni di carburante durante l’anno 2021, stimate in 70 miliardi di riyal yemeniti.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.