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Vinitaly 2014, lo sguardo verso l’Expo

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Dal 6 al 9 aprile, presso Veronafiere, si terrà quella che senza dubbio può essere definita la fiera più importante al mondo per quanto riguarda il settore enologico, ovvero Vinitaly, giunta alla sua 48ima edizione. Come ogni anno l’organizzazione lancia delle novità. In questo caso si tratta di due nuovi saloni presenti per la prima volta nell’evento veronese: Vininternational e Vinitalybio. Già dai titoli appare evidente la loro finalità; nel primo caso si tratta di un’iniziativa per dare una maggiore visibilità ai produttori esteri; nel secondo la vetrina è invece per i prodotti biologici certificati.

Proprio l’internazionalizzazione è uno dei fili conduttori di questa edizione. Lo stesso padiglione Vininternational – International Wine Production”, di cui parlavamo, costituisce un’importante apertura agli espositori esteri, assieme ad un’altra iniziativa che procede nella stessa direzione, ovvero “L’International Buyers’ Lounge”, con Taste and Buy: nuova area per il b2b wine&spirit dedicata a operatori che arrivano da oltreconfine.

E come ogni anno c’è anche un record, come ci spiega lo stesso presidente di Veronafiere Ettore Riello: “In questo quadro, Vinitaly è sempre più strategico per la sua capacità di valorizzare una parte così importante dell’eccellenza agroalimentare italiana. Il continuo lavoro di sviluppo della rassegna, l’interpretazione degli scenari di mercato e un’esperienza di oltre cento anni nel campo fieristico, ci hanno permesso di superare per la prima volta i 100mila metri quadrati espositivi netti, con il sold out già da parecchi mesi”.

Naturalmente a farla da padrone saranno sempre i prodotti italiani, per i quali già in passato Vinitaly ha contribuito ad aprire importanti porte commerciali. Lo si rileva anche dalle parole di Giovanni Mantovani, direttore generale di Verona fiere: “Uno dei punti di forza di Vinitaly è da sempre quello di proporre un percorso di andata e ritorno. Grazie alla rete di Vinitaly International, infatti, accompagniamo le imprese italiane negli Usa, in Russia e in Cina, favorendo al contempo l’arrivo di quelle estere all’appuntamento di Vinitaly a Verona, che genera un indotto di oltre 300 milioni di euro sul territorio. Per favorire le presenze internazionali di quest’anno, con buyer da 120 Paesi, abbiamo investito oltre un milione di euro nelle attività di incoming”. 
Ed è sempre Mantovani a mettere di nuovo l’accento sull’internazionalizzazione: “Se il Pil italiano, fermo da 12 anni seguisse le performance di crescita media del 6,5% annuo del nostro vino all’estero, avremmo risolto da tempo i problemi del Paese”.

Del resto Veronafiere è in questo senso una voce autorevole, in qualità di primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e tra i principali in Europa con una media di oltre 30 eventi l’anno.
L’impegno non si concretizza solo nel settore agricolo e agroalimentare, con Vinitaly, Fieragricola, Eurocarne, Siab, Sol, Agrifood, ma anche in aree di interesse quali l’edilizia, le costruzioni e i trasporti (Samoter, Marmomacc, Legno&Edilizia, Bus&Bus Business), l’arredamento (Abitare il Tempo, Vivi la Casa, Progetto Fuoco), lo sport, il turismo, il lusso e il tempo libero (Fieracavalli e Model Expo Italy) e la formazione professionale (Job&Orienta).

Ma mai come quest’anno Vinitaly punta al futuro; l’occhio è al prestigioso appuntamento del prossimo anno, ovvero l’Expo. Lo afferma in modo chiaro anche il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina nella conferenza stampa di presentazione di Vinitaly 2014: “Vinitaly è la massima espressione dell’eccellenza vitivinicola italiana e per questo non ho dubbi che sarà protagonista durante i sei mesi dell’Expo a Milano. Presto vedremo svilupparsi il potenziale cui abbiamo lavorato insieme finora. Nei prossimi giorni il ministero farà dei passi avanti con Expo in questo senso”. Il riferimento era ovviamente agli atti attuativi per il padiglione vino che verranno firmati a breve tra ministero ed Expo. “Riconosco la centralità di Vinitaly – ha continuato Martina – anche per lo stile, la capacità e la forza di promuovere all’estero il vino tricolore e le sue imprese”.
Il vino, una delle eccellenze della produzione italiana, ha un grosso appeal che ha attirato compratore da centinaia di paesi esteri ed è destinato sicuramente ad avere un ruolo rilevante nell’ambito dell’Expo milanese. Prosit!

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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.