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‘Ugo Bernasconi, homo sapiens’: finissage mostra a Palazzo Pirelli

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'Ugo Bernasconi, homo sapiens'


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Ancora pochi giorni per visitare l’esposizione che chiuderà il 29 marzo

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

È stato un pittore, un poeta e un intellettuale che ha avuto un ruolo importante nella vita culturale milanese e lombarda del primo Novecento.

Questa mostra è, prima di tutto, un omaggio a Ugo Bernasconi che ha vissuto e lavorato a Milano e che è stato a lungo emarginato dai circuiti dell’intellighenzia culturale lombarda a causa del suo carattere schivo e riservato e della sua indipendenza da ogni moda, sempre fedele ai propri principi.

Con Ugo Bernasconi avevamo un enorme debito di riconoscenza. Con questa mostra abbiamo provato a colmarlo.

Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani al finissage della mostra ‘Ugo Bernasconi, homo sapiens’, allestita allo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli.

Il percorso espositivo propone 41 opere dell’artista canturino, dalla Marina Agliè del 1905 al Ritratto lombardo del 1944, suddivise in sette sezioni: Homo sapiens; Lungo la Senna: stagione di transito e di affermazione; Ritratti spirituali; Cronaca familiare; Paesaggi di appartenenza; Nature vive e Ritratti della maturità.

Ogni sezione è indicata da pannelli con testi introduttivi, accompagnati da aforismi e frasi tratte dagli scritti di Ugo Bernasconi.

È, inoltre, presente un’importante serie di disegni, tra cui quello dal titolo Vera del 1921 di proprietà della Biblioteca civica di Cantù che proprio a Ugo Bernasconi è intitolata.

Accanto ai disegni sono esposti i numerosi volumi che testimoniano l’attività di scrittore, teorico e di ‘critico d’arte’ del canturino.

L’immagine simbolo della mostra è l’autoritratto di Ugo Bernasconi, dipinto alla soglia dei settant’anni. È lui l’homo sapiens, complemento ideale dell’homo faber, il titolo della mostra allestita a Cantù nel 2021, rappresentata da un ritratto giovanile.

Spiega Daniele Astrologo Abadal, che ha curato l’esposizione:

Con questa mostra di quadri, disegni, volumi e riviste si completa il ‘ritratto’ dell’uomo nella sua veste di pittore e letterato, di artista e di intellettuale: 45 anni di storia scanditi da paesaggi e ritratti che restituiscono l’evoluzione stilistica e l’identità estetica dell’artista.

Il catalogo della mostra contiene contributi di studiosi e critici dell’opera di Bernasconi che consento di approfondire la conoscenza della vita e della poliedrica attività dell’intellettuale canturino.

Si segnalano gli interventi di Daniele Astrologo Abadal, storico e critico d’arte contemporanea, sulla fortuna critica dal 1960 al 2020; M. Chiara Cardini, storica e critica d’arte contemporanea, sui disegni; Elena Di Raddo, storica dell’arte, sulla stagione divisionista; Giuseppe Emilcare, critico letterario, sugli aforismi e la loro vocazione filosofica; Sara Fontana, storica dell’arte, sull’attività pittorica tra gli anni Venti e Trenta; Sylvie Le Gratiet, Presidente della ‘Société des Amis d’Eugène Carrière’ e responsabile dell’omonimo museo parigino, sul pittore francese che fu maestro e mentore di Bernasconi negli anni del periodo parigino; Enzo Marelli, cultore della materia e storico del territorio, sugli anni giovanili, con particolare attenzione ai viaggi di conoscenza.

Al finissage erano presenti anche i Consiglieri regionali comaschi Gigliola Spelzini e Angelo Orsenigo, che ha promosso la mostra a Palazzo Pirelli, e l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi.

‘Ugo Bernasconi, homo sapiens’ è promossa dalla Pro Cantù con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia.

L’allestimento della mostra, curato dall’architetto Carlo Marelli, si misura con le caratteristiche dello spazio espositivo e in particolare con il cromatismo del pavimento pensato e realizzato da Giò Ponti, il progettista del Grattacielo Pirelli.

Le teche che contengono i disegni e le opere di Ugo Bernasconi, sono state realizzate su misura dalla Moltenimobili di Cantù su disegno di Carlo Marelli.

Ancora pochi giorni per visitare la mostra che si chiuderà mercoledì 29 marzo.

L’esposizione è aperta nei seguenti orari:
da lunedì a giovedì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:15;
venerdì dalle 9:30 alle 13:30.

Ingresso libero.

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