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#ToscanaPulita, firmato il manifesto

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Vittorio Bugli


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Bugli: ‘Collaboriamo tutti insieme a risolvere il problema delle plastiche’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Bene le norme e bene i piani, ma serve anche la collaborazione per una Toscana pulita.

Sintetizza l’Assessore alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli:

Perché  la sfida per proteggere l’ambiente è grande e se non la giochiamo tutti insieme, collaborando, sarà difficile vincerla.

All’Internet Festival di Pisa la Regione Toscana ha così firmato oggi un manifesto – collaborativo, appunto – che vuol essere un patto e un’alleanza con chi già si sta occupando di questi temi. E sono tanti: cittadini e associazioni, in novanta hanno adottato un tratto di fiume, ma anche Comuni, sempre più sensibili, i consorzi di bonifica che l’hanno un po’ nel proprio DNA, aziende e ricercatori che studiano software, hardware e macchine innovative per la pulizia del nostro ambiente.

Spiega l’Assessore:

È l’inizio di un percorso che vogliamo costruire tutti assieme, conoscendoci anzitutto, imparando ciascuno cosa fa l’altro e facendo delle migliori idee pratiche esportabili altrove.

Come Regione possiamo favorire o accelerare alcune azioni: il senso dello stare tutti insieme è questo.
Ci siamo già dati alcuni obiettivi ed alcuni, dopo il primo incontro che c’è stato alcune settimane fa, li abbiamo già tradotti in realtà.

Come il sito web www.plastic-free.toscana.it, che è già online ad esempio: servirà a far conoscere cosa fa ciascuna associazione, a georeferenziare anche le loro azioni e creare un luogo di discussione e scambio di idee.

Accenna Bugli:

A gennaio vorremo anche partire con un progetto che premi chi recupera le cicche delle sigarette gettate per terra. L’iniziativa, con la collaborazione dei negozianti, è già stato fatto in provincia di Livorno e lo vorremo esportare.

E poi ancora numeri unici a cui rivolgersi, porta cicche da distribuire assieme alle sigarette, azioni per favorire la distribuzione di prodotti alla spina. Come Regione potremmo anche facilitare le relazioni tra queste associazioni e i gestori dello smaltimento dei rifiuti.

La Toscana ama e rispetta l’ambiente, c’è scritto nel manifesto firmato oggi: il che può sembrare scontato, ma non sempre lo è. La Toscana guarda al mondo, agli obiettivi fissati dagli Stati nell’Agenda 2030. La Toscana collabora anche.

Ricorda l’Assessore:

L’abbiamo fatto prima con i pescatori con il progetto Arcipelago Pulito, che ha ispirato l’Unione Europea e si è tradotto in due proposte di legge italiane che speriamo che vengano presto approvate e che permetteranno ai pescatori di non dover più rigettare in mare le plastiche rimaste impigliate nelle loro reti.

Abbiamo proseguito con le spiagge pulite, chiedendo collaborazione a Comuni e balneari, per bandire l’uso della plastica monouso: due anni prima di quanto ha previsto l’Unione europea. Stiamo studiando anche come risolvere il problema della bottigliette di plastica.

Le plastiche monouso sono bandite anche da sagre e fiere che ricevono contributi pubblici: non utilizzabili dal 2014 anche nelle mense delle scuole.

Riprende l’Assessore:

Ora abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione sui fiumi, perché è da lì che passano molte plastiche e microplastiche che poi finiscono in mare.

Come?

Spiega l’Assessore:

Collaborando appunto, cercando di influire ad esempio con la sensibilizzazione degli adulti e l’educazione nelle scuole su gesti quotidiani a volte banali.

Perché, come recita ancora il manifesto, la ‘Toscana è nelle nostre mani’. In più di venti realtà stamani l’hanno già sottoscritto. Chi non c’era può farlo da casa.

Basta scaricare dal sito www.plastic-free.toscana.it il modello e spedirlo a plastic-free@regione.toscana.it.

La battaglia contro le plastiche è appena iniziata. La riunione di stamani ha evidenziato che esiste già una sensibilità diffusa. Ora si tratta di metterla a sistema.

Ricorda l’Assessore:

E dobbiamo fare presto perché i cambiamenti climatici incalzano e non abbiamo più tanto tempo per sistemare i danni fatti in passato.

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