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Sci, il Trofeo Italo Kühne alla squadra di Andrea Ballabio

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Trofeo Italo Kühne - Diana Künne, Andrea Ballabio, Luciano De Caro, Giuseppe Fiordiliso


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Vince il team SAI Napoli, poi i romani dello sci club C zero6, terzo lo s.c.18 di Cortina. La baby Giada d’Antonio del Vesuvio è oro nella finale nazionale del Pinocchio

Anche quest’anno il Trofeo intitolato alla memoria di Italo Kühne ritorna nella bacheca del SAI Napoli. Per il quinto anno consecutivo la squadra capitanata dallo sciatore-scienziato Andrea Ballabio ha conquistato il challenge perpetuo a squadre che si assegna alla fine del circuito di gare Master Mind, riservate alla categoria Master e aperti dallo scorso anno anche alle categorie giovani e senior.
Sulla pista Canguro di Pizzalto a Roccaraso i due slalom giganti finali che hanno delineato la classifica che vede, dopo il SAI, ad una manciata di punti i romani dello sci club Czero6 che a loro volta hanno distanziato di pochissimo la forte squadra dello Sci club 18 di Cortina d’Ampezzo, con i fratelli Clemente e Emanuele Reale e l’ampezzano di adozione, ma napoletanissimo, Valerio Romano.

Il Memorial ha raggiunto quest’anno la sua 17^ edizione, perché fu istituito esattamente un anno dopo la scomparsa del giornalista e appassionato sciatore, Italo Kuhne, avvenuta il 23 marzo del 2001, grazie alla perseveranza di un suo grande amico, Giuseppe Fiordiliso, e dello sci club 0.40, che organizza la finale in collaborazione con i figli Diana e Fabrizio e i nipoti del giornalista.

E parlando di finali, un’altra bella notizia arriva dall’Abetone, dove nel weekend Giada d’Antonio dello sci club Vesuvio, ha conquistato la medaglia d’oro nella finale nazionale del Pinocchio sugli sci, nella categoria Baby 1. La stessa categoria in cui si classificò al secondo posto, 2 anni fa, il piccolo Lucio Materazzo, anche lui portacolori del Vesuvio.

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Autore Vittorio Alberto Dublino

Vittorio Alberto Dublino, giornalista pubblicista, educatore socio-pedagogico lavora nel Marketing e nel Cinema come produttore effetti visivi digitali. Con il programma Umanesimo & Tecnologia inizia a fare ricerca sui fenomeni connessi alla Cultura digitale applicata all’Entertainment e sugli effetti del Digital Divide Culturale negli Immigrati Digitali. Con Rebel Alliance Empowering viene candidato più volte ai David di Donatello vincendo nel 2011 il premio per i Migliori Effetti Visivi Digitali. Introducendo il concetto di "Mediatore della Cultura Digitale" è stato incaricato docente in master-post laurea.