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Parte ‘Aria di Toscana’, la campagna di comunicazione anti smog

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'Aria di Toscana'


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Dichiarazione dell’Ass. Fratoni

Riceviamo e pubblichiamo.

Ognuno di noi può contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico con semplici scelte quotidiane e adottando comportamenti corretti. Questo l’invito della campagna di comunicazione ‘Aria di Toscana’ della Regione finanziata dal POR-FS che al claim di ‘L’aria è amica se è pulita’ invita cittadini, enti e aziende a comportamenti consapevoli per il benessere di tutti.

Presentata oggi, 21 novembre, dall’Assessore all’ambiente Federica Fratoni, la campagna in programma dall’autunno 2018 sui media toscani e sul web, ci ricorda che dalla qualità dell’aria dipende la salute di tutti e tutti possiamo adottare comportamenti corretti per migliorare la qualità di questa preziosa risorsa.

Come? Per esempio non accendendo fuochi all’aperto, limitando l’uso di caminetti, stufe a pellet e motori diesel. Infatti, per l’inquinamento da PM10, se analizziamo i fattori di emissione medi dei combustibili, scopriamo che per riscaldare una casa con la legna inquiniamo come 4200 case equivalenti scaldate a metano.

E per bruciare all’aperto una tonnellata di potature o di sfalci emettiamo molte più polveri fini di un inceneritore o di un’industria che brucia materiale equivalente, perché i falò non possono avere dei filtri, ma soprattutto perché la combustione è inefficiente. Se, invece, per il biossido di azoto, analizziamo le centraline dove si verificano gli sforamenti dovuti al traffico veicolare, FI -Mosse, FI – Gramsci, scopriamo che sono soprattutto le auto diesel recenti, euro 3-4-5, a inquinare maggiormente.

Il quadro conoscitivo del Piano regionale per la qualità dell’aria, ha messo insomma in luce come i comportamenti individuali e collettivi siano responsabili primari nei livelli di inquinamento registrati. Emerge così l’importanza della diffusione della conoscenza circa la portata che i comportamenti di ciascuno hanno sulla qualità dell’aria che respiriamo e di iniziative volte a incidere sui comportamenti presenti e futuri dei cittadini.

Spiega l’Assessore Federica Fratoni:

Se prescrizioni, incentivi e divieti sono strumenti di politica ambientale efficaci per governare comportamenti tangibili e sanzionabili, come il traffico, le attività produttive, gli abbruciamenti all’aperto di scarti vegetali non lo sono per governare comportamenti individuali quali per esempio, l’utilizzo della biomassa per riscaldamento.

Occorre dunque un salto di conoscenza e consapevolezza che permetta di fare scelte efficaci.
Da qui la scelta del Piano regionale per la qualità dell’aria di individuare come azione trasversale e strategica la promozione dell’informazione e dell’educazione ambientale con la messa in campo di materiale informativo quali depliant, poster, inserzioni sui quotidiani, spot audio e video destinati ai media on line e utilizzabili anche in occasioni didattiche.

Il periodo critico per l’inquinamento da PM10 è dal 1° novembre al 31 marzo di ciascun anno e le misure differenziate per le aree “critiche” per questo inquinante, sotto i 200 metri di altitudine, riguardano in particolare gli abbruciamenti all’aperto e gli impianti domestici a biomassa per le nuove costruzioni e ristrutturazioni.

È bene consultare il proprio Comune di residenza per specifiche ordinanze restrittive e per la puntuale informazione circa le iniziative di ciascun territorio.

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