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Pantuso, UIL Scuola Rua Lazio: ‘Anno nuovo, vecchie criticità’

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Pantuso


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Il Segretario generale: ’12 mila precari in attesa di una cattedra’

Riceviamo e pubblichiamo.

Nonostante l’ottimo lavoro svolto dall’ufficio scolastico regionale e da quelli territoriali, anche questa volta il Ministero non accoglie le istanze del territorio, mettendo in seria difficoltà il sistema scolastico regionale.

Ci attende un altro anno con un gran numero di personale precario al quale andranno aggiunti i posti previsti dai finanziamenti del PNRR.

Lo dichiara Saverio Pantuso, Segretario generale della UIL Scuola Lazio, commentando le graduatorie provinciali per le supplenze da poco pubblicate.

Spiega Pantuso:

Ancora una volta l’algoritmo sta seminando errori e sviste imperdonabili in tutta la regione sia per le nomine di 12mila insegnanti, sia per il personale amministrativo, oltre 2mila persone.

Nonostante ciò, i concorsi sono fermi e così si è persa l’occasione per risolvere le questioni aperte, come quella degli alunni disabili e la stabilizzazione dell’organico ex Covid.

Si continua a penalizzare il sistema istruzione in una regione già fortemente penalizzata dall’elevato tasso di dispersione scolastica.

Un organico di diritto non corrispondente alle reali esigenze delle scuole, che ogni anno si traduce in una deroga allo stesso, tendente sino al prossimo gennaio al 100 per cento mediante l’attivazione di ulteriori posti.

Adesso arriveranno le nomine e, con esse, i ricorsi per i numerosi errori. Al suono della campanella migliaia di studenti si troveranno senza un professore.

E tutto questo accadrà nonostante da anni la UIL scuola Rua Lazio chiede a gran voce che almeno per le aree metropolitane le nomine vengano effettuate in presenza.

In questo quadro saranno i dirigenti scolastici e tutto il personale a sopperire, con senso di dovere e senza un rinnovo contrattuale, alle criticità mai risolte della scuola.

Ma chi dovrebbe garantire il futuro dei nostri studenti e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici del sistema scolastico, continua a trattare la scuola come il brutto anatroccolo di ogni linea politica e amministrativa.

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