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OMA, crisi chiusa. Salvi i 160 lavoratori e le tre sedi toscane

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Tavolo OMA


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Oggi il tavolo che ha sancito l’epilogo positivo della lunga vertenza, che ha visto la Regione impegnata dal 2019

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Inizia un nuovo corso per i circa 160 lavoratori degli stabilimenti toscani di Firenze, Massa e Carrara (Avenza) di OMA, recentemente rilevata dopo il fallimento, da Laer, gruppo specializzato nella realizzazione di aerostrutture complesse.

La necessità di aprire una nuova fase è stata ribadita al tavolo in Regione Toscana al quale insieme a Valerio Fabiani, Consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, erano presenti le organizzazioni sindacali ed RSU dell’azienda e Andrea Esposito Amministratore delegato di Laer.

In questa sede è stata definita su proposta di Fabiani, accolta sia dall’azienda che dai sindacati, l’idea di un protocollo che, all’insegna di relazioni proficue, determini il rilancio. La sigla avverrà sulla scorta della presentazione del nuovo piano industriale, previa condivisione con le organizzazioni sindacali e la RSU.

Un’azienda, ha fatto presente l’AD Esposito, che data la sua storia importante ha la volontà di ripartire e di crescere anche diversificando la produzione.

In questo contesto, come sappiamo complicato a livello internazionale non fosse altro che per la difficoltà di reperire le materie prime, costituiscono un elemento di rassicurazione importante le commesse di Baker Huges.

La Regione Toscana si è impegnata a intervenire da subito per quel che è di sua competenza diretta, fornendo per esempio opportunità formative per i lavoratori.

Ha commentato Valerio Fabiani:

Oggi si chiude una vertenza che ha impegnato a lungo la Regione e si apre una fase nuova che ci vedrà ancora protagonisti a sostegno di una realtà così importante per la nostra regione.

Un ringraziamento particolare alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno tenuto un piedi l’azienda anche nei momenti più difficili senza mai smettere di crederci.

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