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Oggi vertice a Minsk per la pace in Ucraina

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La guerra in Ucraina non si ferma. Almeno 6 persone sono state uccise dai colpi che questa mattina si sono abbattuti su una stazione degli autobus a Donesk, roccaforte dei separatisti filorussi. A questi vanno purtroppo aggiunti i 19 soldati uccisi della “sacca di Debaltseve”, ad est di Donesk, dove i ribelli stanno accerchiando i militari ucraini.  Ma non bisogna dimenticare che nei giorni scorsi una granata ha colpito l’ospedale nella città roccaforte dei ribelli , in cui sono morte 4 persone. Stiamo assistendo ad una vera e propria carneficina, che coinvolge civili e militari e che purtroppo non sembra voler attenuarsi, nonostante il lavoro della diplomazia internazionale; Angela Merkel e Hollande negli ultimi giorni hanno trascorso più tempo in Russia che nelle loro nazioni.Oggi, a distanza di un anno circa, si terra a Minsk un nuovo Summit a cui parteciperanno il presidente ucraino Poroshenko, il quale ha dichiarato fiducioso:” troveremo un compromesso all’interno del Paese, dobbiamo difendere la pace, dobbiamo difendere l’Ucraina”. Insieme a lui ci saranno Germania, il fido Hollande e la Russia, il cui leader ha dichiarato: ” vado a Minsk per fermare l’ostilità immediatamente e senza condizioni ed avviare un dialogo pacifico, senza interferenza esterne”; il riferimento tacito e sottile sarà rivolto a Barak Obama? Proprio ieri i due leader  hanno avuto una conversazione telefonica, dalla quale è emersa la volontà comune di voler trovare soluzioni ai problemi interni dell’Ucraina attraverso il dialogo, così da poter porre fine a questo spargimento di sangue. Anche dall’Ucraina arrivano segnali positivi: il portavoce del ministro degli esteri di Kiev ha sostenuto che il governo ucraino è “cautamente ottimista” in vista del vertice, il quale però non viene vista come l’ultima change per trovare una soluzione pacifica al conflitto. Venti positivi arrivano anche da Mosca; Putin invierà a Minsk Vladislav Surkov, consigliere presidenziale ed ex ideologo del Cremlino, non che regista occulto dell’annessione della Crimea. I punti più controversi sui quali bisogna cercare un accordo sono: la linea del fronte ( bisogna però considerare che Kiev ha perso un migliaio di km  rispetto agli accordi presi al summit dell’anno scorso), il controllo delle frontiere  russo- ucraine (Mosca parla di federalismo, mentre Kiev solo di un decentramento) e le forze di mantenimento della pace: la Russia propone bielorussi e kazaki che però vengono rifiutati dall’Ucraina perchè considerati alleati del Cremlino, ma allo stesso tempo la proposta del caschi blu dell’ONU verrebbe rifiutata dalla  Russia. I grandi assenti in questa trattativa saranno gli Stati Uniti, i quali si dicono pronti a far guerra nel caso fosse necessario, ma riaprire lo scenario da guerra fredda e ritornare a più di 50 anni fa, sarebbe devastante: posso però comunque convincere/ costringere Poroshenko ad accettare gli accordi del Summit, dato che non conviene neanche a lui percorre altre strade che lo porterebbero a soccombere politicamente.

Monica De Lucia

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.