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Napoli, Panini: Su gioco d’azzardo due sentenze del Consiglio di Stato

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Enrico Panini


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La disciplina del Comune di Napoli finalizzata a contrastare il gioco d’azzardo patologico è pienamente legittima.
Lo ribadiscono due sentenze di merito del Consiglio di Stato

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, con due Sentenze, la n. 4145/2018 e la n. 4147/2018, entrambe depositate lo scorso 6 luglio, ha ritenuto infondati e, pertanto, respinto tutti i motivi di appello presentati da due concessionarie di sale bingo, la “Jackpotalto” S.r.l. e la “Napoli Bingo” S.r.l., avverso altrettante Sentenze del TAR Campania che, lo scorso anno, si era pronunciato nel senso di non ritenere accoglibili le loro richieste di annullamento sia del “Regolamento Sale da gioco e giochi leciti” sia dell’Ordinanza del Sindaco di Napoli – la n. 387/2016 – in materia di limiti orari di funzionamento delle sale gioco.
Anche la Suprema Corte Amministrativa, quindi, ha affermato la piena legittimità della disciplina del Comune di Napoli in materia di sale da gioco, specie per quel che riguarda le distanze minime dai cd. “luoghi sensibili” e la regolamentazione oraria dell’offerta del gioco nella Città partenopea, ribadendo, sulla scorta di un orientamento ormai consolidato della Corte Costituzionale, che l’interesse sotteso a tale disciplina, ossia la tutela della salute pubblica, prevale sul principio della libera iniziativa economica dei privati.

La Corte ha, inoltre, sostenuto che tale disciplina è sorretta da un’adeguata istruttoria, anche grazie all’apporto assicurato dalla ASL Na 1, Coordinamento Dipendenze, diretto dall’ottimo dott. Stefano Vecchio, che ha ritenuto necessario approntare un servizio ambulatoriale dedicato alla patologia del gioco d’azzardo compulsivo nonché dalle Associazioni dei consumatori – Federconsumatori e Codacons -, che si sono costituite ad opponendum nei ricorsi presentati dalle concessionarie.

In particolare, il Consiglio di Stato ha ritenuto proporzionale e non lesiva delle Concessioni sottoscritte tra le ricorrenti ed i Monopoli di Stato la limitazione ad otto ore non continuative di apertura delle sale da gioco; ciò in quanto, proprio l’avventore tipo che passa lunghi periodi della giornata attardandosi a giocare, rappresenta il prototipo del giocatore “fragile”, a rischio di dipendenza, per il quale la lunga sosta nelle sale da gioco può divenire primario e deviante interesse di vita.

Da respingere, secondo i giudici di Palazzo Spada anche il motivo di ricorso secondo il quale le fasce orarie previste dall’Ordinanza sindacale renderebbero impossibili determinate tipologie di scommesse, ad esempio quelle sulle corse ippiche o sulle partite di calcio, che si svolgono proprio negli orari in cui è inibita l’apertura al pubblico.

Dichiara l’Assessore al Bilancio ed alle attività produttive Enrico Panini:

Siamo molto soddisfatti di queste ulteriori e definitive pronunce della Giustizia Amministrativa in favore delle azioni messe in campo dal Comune di Napoli fin dal 2013 per contrastare il fenomeno del GAP.

Esse sono la dimostrazione che, quando si crea una rete territoriale tra tutti gli attori ad ogni titolo coinvolti, le decisioni assunte superano indenni anche il più rigoroso vaglio di legittimità. La disciplina che abbiamo adottato, del resto, non è improntata al proibizionismo ma alla regolazione sociale del fenomeno e cerca di contemperare le esigenze divergenti della tutela dei consumatori e degli interessi economici delle imprese.

Continua l’Assessore:

Ora bisogna guardare avanti e cercare di sensibilizzare anche altri Comuni, soprattutto quelli dell’area metropolitana, a seguire il nostro esempio, onde evitare di vanificare gli sforzi fin qui fatti, atteso che, come evidenziato dallo stesso Consiglio di Stato, i provvedimenti di Napoli non possono che essere limitati all’ambito territoriale dell’Ente.

Colgo l’occasione per esprimere, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, il plauso nei confronti del Governo appena insediatosi, per l’attenzione e l’impegno già dimostrati nei confronti del fenomeno, che hanno trovato un primo e significativo atto concreto nel divieto assoluto di pubblicità contenuto nel recentissimo “Decreto dignità”.

Tale provvedimento conferma, ancora una volta, che avevamo visto giusto quando, nello scorso novembre, abbiamo avviato con i gestori delle sale da gioco, attraverso l’ordinanza sindacale n. 1068/2018, una sperimentazione che prevede, tra l’altro, su base volontaria, proprio l’impegno dei gestori ad eliminare ogni forma di pubblicità connessa al gioco.
Proprio su questo versante, ritengo indispensabile valorizzare la sperimentazione avviata, la quale cambia le leve dei rapporti tra Amministrazione e sale da gioco. Queste ultime, difatti, se decidono di aderirvi, possono fornire un significativo contributo alla diffusione del programma di sensibilizzazione adottato dal Comune nei confronti delle fasce più a rischio della popolazione.

Un particolare ringraziamento, infine, va all’Avvocatura comunale, che ha autorevolmente sostenuto le ragioni del nostro agire e un altrettanto grande ringraziamento va al Movimento “Mettiamoci in gioco”, egregiamente rappresentato a livello locale da Federconsumatori Napoli e al Codacons per essersi schierati a difesa delle nostre ragioni.

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