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Martedì grasso da Maria

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Antipasti da Maria


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Un angolo di gusto nel cuore dei Quartieri Spagnoli

Quelli che stiamo vivendo sono giorni difficili, un po’ folli, in cui se accendi il computer o la TV ti propongono notizie, meme, commenti e tanto altro su un solo argomento, il famigerato e temuto Coronavirus.
In queste ore di follia pandemica in cui mi sembra che il problema non sia tanto la salute del genere umano piuttosto la sua intelligenza, sempre più rara, vorrei andare controcorrente e raccontare qualcosa di bello.
Credo sia necessario parlare di cose belle, oggi più che mai, mentre aspettiamo che “passi la nottata”, per citare un grande autore napoletano.
Perché è anche questo che gli uomini fanno quando sono in quarantena o isolamento, si raccontano storie per passare il tempo. Anch’io voglio usare questo pretesto, un po’ come Boccaccio nel Decameron e raccontarvi una storia.

Siamo a Napoli, non c’è il colera, non c’è la peste ma un virus su cui si sanno poche ma essenziali informazioni, minaccia di arrivare in città.
È martedì grasso, sono le nove di sera, qualche temerario è ancora in giro, si vede qualche maschera lungo via Toledo ma non solo quelle di carnevale. E gioca il Napoli.

Non si tratta di una partita qualunque ma della Champion’s e forse le strade deserte non sono dovute soltanto alla quarantena da virus ma a quella da febbre calcistica.

Sto percorrendo via Toledo proprio nella fatidica ora x del calcio di inizio, schivando i passeggiatori della sera per raggiungere vico Sant’Anna di Palazzo n. 31 dove mi aspettano per cena. Sono in ritardo ma riesco a trovare facilmente il posto, in un angolino che quasi non si nota ma la prima cosa che balza all’occhio è il fatto che non si tratta né di un ristorante, né di una comune trattoria napoletana: è una salumeria.

Si chiama da Maria e subito pensi a casa, è un posto piccolo ma accogliente, solo un tavolo all’interno e un paio all’esterno.
La cucina si trova al piano di sopra e si mangia davanti al bancone di salumi e formaggi, circondati dalla pasta e dai barattoli di sottolio.
Gino, il proprietario, ti accoglie come si accoglie un ospite in casa propria e sei subito circondato dal calore e dagli odori di una terra che sa sempre come farti sentire a casa.

Si è cominciato con degli antipasti di terra, crostini di pane con friarielli e melanzane, ricotta tartufo e aceto balsamico, ricotta fichi e aceto balsamico. Ad accompagnare il tutto c’erano Sua Maestà la mozzarella di bufala e il fedele compagno, il prosciutto crudo. Ma tra i tanti antipasti di terra, il vincitore è stato l’unico antipasto di mare della serata: il salmone marinato in sale e zucchero. Al primo morso si accede al paradiso e tutto questo è solo un preliminare per quanto accade dopo.

Il piatto forte è stato “la lardiata” con le candele, simili agli ziti, rigorosamente spezzate a mano da Gino. Si tratta di un sugo grasso e saporito che solo a sentirne l’odore ti innamori, al primo morso sei conquistato. La lardiata è tipica napoletana, molto saporita e calorica. L’ingrediente di base è ovviamente il lardo, insaporito con aglio, cipolla, pomodori e pecorino grattugiato.

A seguire, per onorare il Carnevale, c’è stato un giro di lasagna per tutti e a chiusura frittura mista composta dai mitici “crocchè” di patate e dalle polpette imbottite di provola. Il tutto è stato abbondantemente annaffiato con un immancabile vino, ovviamente rosso, come la passione.
Gino è un ottimo padrone di casa, accogliente, simpatico, mai invadente.

Gli puoi parlare di tutto e ascolti le storie e gli aneddoti che ti racconta con passione, perché il buon cibo deve sempre essere accompagnato da una buona storia. Esso stesso è narrazione per il palato e mangiare non è mai una questione puramente biologica; mangiare vuol dire fare l’amore e Napoli sa come insegnarti ad amare.

Mi ritrovo a pensare che questi momenti di convivialità sono la cosa di cui abbiamo più bisogno in questo periodo storico e li stiamo perdendo.
È bello, però, sapere che ci sono ancora posti come Da Maria e persone come Gino che ci tengono con i piedi per terra ma allo stesso tempo ci fanno sognare.

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Autore Sara Formisano

Sara Formisano, cinefila convinta e amante della letteratura da sempre. Laureata in Cinema, con una specializzazione in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale, ha conseguito un Master in Cinema e Televisione con un focus in Sceneggiatura. Ha fatto script concept per Teatri Uniti e lo scouting dei film per Imago Company. Il suo desiderio più grande è pubblicare il suo primo romanzo.