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Marchionne presenta il nuovo piano Fiat-Chrysler

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Oggi Marchionne, amministratore delegato di Fiat, insieme ai vertici di Chrysler  ha presentato il nuovo piano 2014-2018 che andrà a regolare  la produzione del gruppo per i prossimi quattro anni. Il piano prevede lo sviluppo dello stabilimento di Pomigliano, la produzione della Jeep nello stabilimento di Melfi, investimenti per Mirafiori e Cassino. L’obbiettivo è di non mandare nessuno a casa, quindi nessun lavoratore verrà licenziato, anzi ci sarà la reintegrazione di coloro che sono in cassa integrazione; questo avverrà però, dichiara Marchionne, solo dopo l’industrializzazione dei prodotti.

” Con Alfa e  Ferrari , si apre un nuovo capitolo.” Notizie incoraggianti, infatti, arrivano anche per altri due marchi storici italiani. Viene ribadita la volontà di non vendere  e verranno stanziati 5 miliardi di euro con la progettazione di otto nuovi modelli. La produzione di queste auto avverrà interamente in Italia, permettendo così la ripresa della produzione ed il reintegro dei cassa integrati.

Il gruppo punta a 7 milioni di auto vendute nel 2018, investendo però anche in ricerca e sviluppo. Il piano è in effetti coraggioso: si propone di raggiungere 132 miliardi di ricavi, 5 miliardi di utile e di portare l’indebitamento sotto un miliardo, oltre il completamento della quotazione a Wall Street entro la fine del’anno.

Le reazioni al piano Fiat-Chrysler sono state ben accolte sia dal mondo politico che da quello sindacale. Il Ministro del lavoro, Poletti ha dichiarato:” quando un’ impresa decide e propone di fare investimenti e lavorare in Italia, dopo una lunga discussione sul fatto che Fiat sarebbe rimasta o meno una protagonista industriale, è di certo un segnale  positivo.”

A Detroit non erano presenti Cgil, Fiom e Uil, ma comunque la loro reazione è stata positiva. I principali sindacati legati al settore metalmeccanico sono convinti che la scelta di Pomigliano oggi ha convalidato la validità dello stabilimento. La linea di rimanere in Italia, affermano inoltre , e di investire sugli stabilimenti esistenti porterà ad una riapertura del ciclo lavorativo, riapertura che implica anche la reintegrazione dei cassa integrati  e quindi la possibilità per queste famiglie di riavere una serenità economica ed iniziare a rimettere in moto il circuito dei consumi.

Monica De Lucia

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Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.