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Lombardia, manovra di Assestamento per acquisto 160 nuovi treni

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Consiglio Regionale Lombardia


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Piano di finanziamento di 1 miliardo e 600 milioni

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Oltre 1 miliardo e 600 milioni per l’acquisto di 160 nuovi treni che sulle rete ferroviaria lombarda andranno ad aggiungersi agli attuali 350 che effettuano 2300 corse al giorno. L’obiettivo è scritto nero su bianco nell’Assestamento di bilancio approvato stasera a maggioranza dalla Commissione presieduta da Alessandro Colucci, Lombardia Popolare.

L’Assessore regionale al Bilancio Massimo Garavaglia ha parlato di

progetto importantissimo destinato a cambiare le cose.

Si parte con 30 milioni nel 2017, per poi salire a 35 nel 2018 e nel 2019.
La rimanente spesa restante di 1 miliardo e 507 milioni è stanziata dal 2020 fino 2032.
La previsione è che i nuovi treni cominceranno ad entrare in circolazione fra tre anni.

L’acquisto sarà diretto da parte della Regione, niente contratto di servizio, come fanno in altre Regioni, ha sottolineato Garavaglia in Commissione

per evitare riflessi negativi sulle tariffe.

Patto Civico è PD su questa questione si sono astenuti: secondo il capogruppo PD Enrico Brambilla la verità è che dietro l’annuncio

Maroni alla fine mette pochi soldi veri e con quattro anni di ritardo.

Sì invece dal Movimento 5 Stelle, con Stefano Buffagni che tuttavia ha parlato

di operazione di marketing perché i treni li vedranno forse i nipoti dei pendolari.

Ha spiegato il Presidente della Commissione Bilancio Alessandro Colucci:

Nell’Assestamento ci sono, oltre alla forte e importante risposta ai bisogni dei pendolari, complessivamente 240 milioni per gli investimenti nel prossimo biennio, 100 dei quali destinati alla sanità per l’ammodernamento delle strutture e della diagnostica e poi per la mobilità, edilizia residenziale pubblica e valorizzazione e tutela del territorio.

Il provvedimento introduce inoltre una norma che dà il via libera all’azzeramento dell’Irap per tre anni, 20 milioni la cifra stanziata, per i piccoli esercizi commerciali di nuova apertura nei centri storici urbani dei comuni capoluogo e con popolazione superiore a 50mila abitanti, norma che ha l’obiettivo di incentivare le aperture di piccoli negozi nei centri urbani.

Via libera anche all’Anno della Cultura: per il 2018 vengono stanziati 500 mila euro. L’iniziativa punta a mettere a sistema l’intera offerta culturale lombarda per aumentare, con manifestazioni, mostre, festival, eventi e iniziative in tutta la Regione, l’attrattività dei territori e dunque puntare al loro sviluppo.

Ha sottolineato Garavaglia:

Si tratta di una manovra di Assestamento importante. Mentre lo Stato riduce gli investimenti del 5% noi li aumentiamo del 25% rispetto alla previsione per il 2017 e dell’80% rispetto al 2016 senza fare debito.

Nel documento ci sono importanti risorse anche per le Aler.
Le risorse, inizialmente fissate in 20 milioni, recependo alcuni emendamenti presentati dal Vice Presidente Fabrizio Cecchetti, Lega Nord, sono state portate a 27 milioni: serviranno ad interventi di manutenzione ordinaria anche per l’eliminazione delle barriere architettoniche oltre che per lavori urgenti finalizzati a rendere abitabili alloggi sfitti: un intervento che secondo Garavaglia sarà in grado di dare casa a 2000 giovani coppie.

Tra gli emendamenti approvati ci sono poi, tra gli altri, contributi straordinari per il restauro del Duomo di Milano e al Parco Tecnologico di Lodi, ad entrambi 1 milione, e per sostenere le produzioni del Teatro alla Scala, 500 mila euro.

Maggiori risorse anche per gli impianti sportivi, 993 mila, per le opere di depurazione e colletta mento, 3 milioni, per interventi sullo storico ponte di Paderno sull’Adda, 1,6 milioni, per il completamento della Lecco-Bergamo, 3 milioni, per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati per i disabili, 2 milioni.

Stanziati anche 2 milioni per i progetti di riqualificazione dei territori con strumenti della programmazione negoziata.

Il provvedimento andrà all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva il prossimo 28 luglio.

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