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Lombardia, Consiglio approva Risoluzione su programma UE

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PAC UE


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‘No la taglio dei fondi per la PAC e del Fondo sociale’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

No ai tagli della PAC, finanziamenti destinati all’agricoltura, e al Fondo sociale europeo, strumento finanziario che sostiene e promuove le opportunità di occupazione e favorisce l’adeguamento alle trasformazioni industriali.
Sono questi alcuni dei punti prioritari della Risoluzione con la quale la Lombardia evidenzia a Bruxelles le priorità di maggiore interesse per il tessuto socio – economico lombardo rispetto al programma di lavoro messo a punto dalla Commissione europea per il 2019. Il documento, relatore Alessandro Corbetta della Lega, è stato approvato con 56 voti favorevoli, Centrodestra e PD, 14 contrari e 2 astenuti.

Il documento evidenzia che il piano messo a punto da Bruxelles se attuato porterebbe a un ridimensionamento dei fondi PAC del 15% e un taglio del Fondo sociale del 10% e dunque sollecita interventi tesi a modificare le intenzioni europee.

La Risoluzione chiede anche il superamento delle sanzioni alla Russia, la promozione della candidatura di Milano come sede del Tribunale europeo unificato sui brevetti, le pari opportunità sul lavoro e una politica sull’immigrazione che leghi anche l’accesso ai Fondi europei a un concreto impegno in materia di distribuzione dei richiedenti asili sul territorio.

Il documento evidenzia poi la necessità di difendere l’attivazione dell’aliquota Iva sul carburante che viene applicata in Lombardia ai cittadini che risiedono nelle zone di confine, oggetto di una procedura d’infrazione, le politiche per la montagna, la strategia Macroregionale alpina, EUSALP, lavoro e formazione professionale e la politica sulla migrazione e gli interventi a favore dell’ambiente.

Per il relatore Alessandro Corbetta il

Documento è molto importante perché pone come prioritaria la necessità che la Lombardia mantenga su alcune materie la negoziazione diretta con Bruxelles affinché sia in grado di continuare ad avere capacità d’intervento a favore dei territori.

Noi vogliamo che la Lombardia mantenga anche in campo europeo la propria autonomia, siamo contro il centralismo a Bruxelles.

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